Strage di gatti a Sorrento, mancano all’appello altri 10 felini

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SORRENTO. Ancora non è chiara fino in fondo la portata dello sterminio di gatti avvenuto nei giorni scorsi nella zona dell’area portuale di Marina Piccola. Fino ad ora sono state rinvenute 8 carcasse di animali morti per avvelenamento, “ma all’appello ne mancano altri 9 o 10” spiega Salvatore Astarita, referente locale dell’Ente nazionale per la difesa degli animali e responsabile della colonia che vive al porto di Sorrento.

Dopo il rinvenimento degli animali morti per avvelenamento si tenta di ricostruire l’accaduto. Sulla vicenda che ha provocato molto scalpore a Sorrento e dintorni sono in corso le indagini dei carabinieri con l’ausilio del personale dell’Asl Napoli 3-Sud. L’80 per cento dei gatti di Marina Piccola, infatti, era stato sterilizzato e censito con l’applicazione di microchip da parte delle autorità sanitarie. I militari dell’Arma del capitano Marco La Rovere, intanto, hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per tentare di individuare i responsabili.

“Sono sconvolto – spiega Astarita che cura ogni giorno la colonia ora ridottasi a 11 animali -. Ho il dubbio che la mano criminale che ha avvelenato i felini abbia anche portato via una parte di quelli morti per evitare di accendere ulteriormente i riflettori su un episodio che ha sconvolto tutti in città, non solo gli amanti degli animali. Già un paio di anni fa si è verificato un caso simile con i gatti spariti letteralmente nel nulla, tanto che non ho potuto nemmeno sporgere denuncia. Ora le nostre ricerche si concentrano sugli anfratti delle scogliere della zona, se i mici morti non si trovano nemmeno lì allora i miei sospetti saranno confermati”.

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