MASSA LUBRENSE. In riferimento ai presunti ritrovamenti di reperti archeologici nei fondali di Marina della Lobra, avvenuti nei giorni scorsi a Massa Lubrense, l’Area marina protetta di Punta Campanella approfondirà e verificherà la portata della scoperta, in totale sintonia con la Soprintendenza archeologica della Campania e con la responsabile della penisola sorrentina, dottoressa Tommasina Budetta. Il Parco Marino è pronto a stipulare un protocollo di intesa con l’ente ministeriale in modo da procedere regolarmente con le opportune verifiche, seguendo un corretto iter istituzionale.
“Siamo pronti ad effettuare tutti i controlli e gli approfondimenti del caso – sottolinea il Presidente dell’Area di Punta Campanella, Michele Giustiniani –. Laddove fosse confermata la portata della scoperta, chiederemo alla Capitaneria di Porto di emettere un’ordinanza di interdizione all’accesso nello specchio d’acqua interessato, ma nel frattempo bisogna andarci con i piedi di piombo”.
Secondo quanto riportato dall’Archeoclub di Massa Lubrense, nei fondali di Marina della Lobra ci sarebbero i resti di una villa patrizia o di un antico santuario.