Emergenza incendi, gli ambientalisti: “Non apriamo la caccia”

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In merito all’emergenza incendi che sta affliggendo tutto il territorio del Parco del Vesuvio ed anche una parte del Parco dei Monti Lattari, un gruppo di associazioni ambientaliste (Wwf, Lipu, Legambiente Campania, Ente Nazionale Protezione Animali e Lega Antivivisezioni) chiede di rimandare l’apertura della stagione della caccia. Di seguito il comunicato di Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno e la lettera inviata ai vertici della Regione, della Città Metropolitana, delle province, del ministero dell’Ambiente ed ai prefetti.

Vasta parte del territorio naturale in Campania è stato devastato dagli incendi boschivi che attualmente continuano a divampare sulle nostre montagne. Siamo in una situazione di emergenza storica. Il Vesuvio in fiamme ha fatto parlare di sé in tutta la nazione per la drammatica spettacolarità delle immagini che hanno evocato ben altri scenari, ma la quantità di boschi andati in fumo in tutta la Regione Campania non è da meno.

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Insomma è una tragedia reale a cui stiamo assistendo impotenti in diretta. I danni alla flora e alla fauna sono incalcolabili. Dove andranno ora a rifugiarsi gli animali sopravvissuti alle fiamme? La loro possibilità di trovare cibo, rifugio e habitat idonei è messa a dura prova e appare chiaro che la fauna del nostro territorio andrà ora a concentrarsi nelle residue aree sopravvissute alla furia devastante del fuoco, ovvero nelle aree classificate come “cacciabili”.

Andare ad effettuare a settembre un prelievo venatorio, in tali situazioni di emergenza e stress, avrà di sicuro un impatto non tollerabile sui precari equilibri ecosistemici messi a dura prova dalle alte temperature, dalla siccità e dal fuoco.

Claudio d’Esposito – Presidente WWF Terre del Tirreno

Questa la lettera alle istituzioni:

Operazioni contro il bracconaggio

Oggetto: Richiesta sospensione annata venatoria 2017/2018;
Gentile Presidente Gentili tutti,
Premesso che:
– da oltre un mese la temperatura delle aree regionali appenniniche ha toccato livelli di elevata calura anche in conseguenza del periodo di grande siccità che ancora perdura;
– le popolazioni di animali e le specie vegetali sono ininterrottamente sottoposte ad un periodo di stress termico e/o alimentare di alta gravità;
– gli habitat di molte specie anche rare, vedasi aree protette regionali e nazionali della Campania, anche in conseguenza della grande quantità di incendi sviluppatisi senza sosta, sono state interessate da fenomeni di spopolamento e fuoriuscita di esemplari verso siti meno protetti ( nelle ultime ore stanno bruciando : il Parco Nazionale del Vesuvio, alcune aree all’interno del Parco Nazionale del Cilento, il Parco regionale dei monti Lattari, il Parco di Diecimare, alcune aree del Ente Riserva Regionale Foce Sele, La Riserva dello Stato Oasi degli Astroni a Napoli, solo per citarne alcuni);
– tutte le aree boschive interessate da incendi e dalla prolungata siccità ( di ora in ora si aggiungo purtroppo nuove aree aggredite dalle fiamme, a questo che ormai sta diventando un vero bollettino di guerra) erano abitate da migliaia di esemplari di avifauna e di mammiferi in riproduzione e/o con i propri piccoli di cui si può solo immaginare il triste destino;
– le zone di sostentamento di molte specie sono repentinamente mutate in maniera sostanziale, per i motivi precedentemente illustrati , non garantendo più il tradizionale rifugio ed il sostentamento delle specie ;
Visto che:
– La Giunta Regionale della Campania , su richiesta del Presidente On.le Vincenzo De Luca, ha scritto al Ministero delle Politiche agricole chiedendo che venga riconosciuto sul territorio regionale lo stato di calamità naturale a causa della siccità che ha interessato la Campania nel periodo che va da dicembre 2016 a marzo 2017 e che i danni all’agricoltura hanno superato la soglia del 30%;
Considerato che:
– l’inizio della futura stagione venatoria 2017-2018 appare assolutamente non compatibile con lo stato ambientale presente che si può e si deve paragonare ad un vero e proprio disastro ambientale, con la prematura e devastante stagione di incendi, che ha compromesso gravemente la stagione riproduttiva di tutte le specie, cacciabili e protette;
– l’intraprendere ugualmente la pratica della caccia provocherebbe danni incommensurabili verso il patrimonio naturale e faunistico regionale, nazionale ed internazionale;
– non appare supportata da alcuna analisi di fatto, ne tantomeno da alcuna valutazione di incidenza, la ipotesi di aprire la stagione venatoria, con condizioni oggettive completamente diverse dalle precedenti, non curandosi della catastrofe ambientale in atto;
– non si è calcolato, in virtù di quanto detto avanti, quale effettivo danno si abbia a produrre sul patrimonio faunistico europeo e internazionale;
SI CHIEDE all’Amministrazione Regionale della Campania
di sospendere da subito l’imminente stagione venatoria 2017/2018 , in attesa di verificare l’entità reale dei danni al patrimonio naturalistico della Regione Campania a fine stagione estiva 2017, con sospensione delle attività connesse
( addestramento cani, preapertura, gare cinofile).
Le scriventi Associazioni intenderanno tutelare in tutte le sedi la primaria finalità di difesa degli ambienti naturali e dei siti tutelati della regione, anche mediante ricorsi al Governo Comunitario;

FIRMATO
1. Arch. Piernazario Antelmi Delegato WWF Italia Regione Campania
2. Dott. Rino Esposito Coordinatore Regionale Lipu Campania;
3. Dott. Michele Buonomo , Presidente Legambiente Campania;
4. Dott. Massimo Moffa, Coordinatore Regionale ENPA;
5. Dott. Ciro Troiano responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV – LAV Lega Antivivisezione;

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