SORRENTO. Il sindaco impone lo stop alla raccolta ed al consumo di frutti di mare nello specchio d’acqua antistante la costa. Motivo? La presenza di un’alga altamente tossica. A rilevare i rischi per la salute pubblica è stato il Settore veterinario dell’Area assistenza sanitaria della Regione Campania. Dalle analisi effettuate su campioni di organismi marini prelevati in alcuni siti del Comune di Sorrento è emersa la presenza di una biotossina prodotta presumibilmente dall’ostreopsis ovata, una microalga tossica.
Per questo motivo il primo cittadino, Giuseppe Cuomo, ha emanato un’ordinanza che impone il divieto di pesca e di consumo di echinodermi (ricci di mare), frutti di mare (molluschi bivalvi e gasteropodi) e crostacei (granchi), raccolti anche a livello amatoriale per autoconsumo sui siti rocciosi del litorale, in prossimità della costa, posti a meno di 100 metri da questa.
In sostanza il provvedimento stabilisce che “è vietata la pesca da autoconsumo sottocosta delle seguenti specie ittiche: cozze, patelle, ricci, crostacei, granchi ed altri molluschi presenti in prossimità della costa, o sui siti rocciosi del litorale marino ricompreso nel territorio comunale a causa del possibile accumulo di una tossina algale che può rilevarsi estremamente pericolosa per la salute pubblica”.
L’ordinanza rimarrà in vigore fino a nuova comunicazione. Dal Comune, inoltre, fanno sapere “che il rischio non è legato al consumo di tali specie ittiche eventualmente acquistate attraverso gli ordinari canali di vendita, in quanto oggetto dei controlli sanitari a cura delle Asl competenti”.