VICO EQUENSE. Incastrata tra il golfo di Napoli, quello di Salerno e i Monti Lattari, Vico Equense geograficamente è la prima cittadina della penisola sorrentina, nota per i paesaggi incantevoli e il mare cristallino. Caratteristiche che hanno motivato il filosofo e giurista Gaetano Filangieri a trasferirsi in questo paese, già residenza della sorella, ove è rimasto fino alla sua morte. A lui è dedicata la rassegna “La felicità abita qui” promossa dalla Pro Loco di Vico Equense, in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’Accademia Filangieriana, l’Istituto alberghiero De Gennaro, l’Associazione commercianti Acove e l’Associazione Surrentum.
La kermesse si sviluppa attraverso una serie di appuntamenti che si svolgeranno nel mese di maggio: convegni, visite teatralizzate, visite guidate, cene, e altre iniziative legate ad altri eventi in corso di svolgimento sul territorio.
L’idea di dedicare la manifestazione al grande intellettuale non giunge a caso: Filangieri fu uno dei primi a riflettere, nel contesto italiano, sul tema della ricerca della felicità e della sua relazione con i diritti dell’uomo; il suo concetto di “diritto alla felicità” è facilmente applicabile nel borgo alle porte della penisola sorrentina, ove la natura ha fatto un buon lavoro non solo da un punto di vista estetico, ma anche contenutistico in quanto i frutti che essa produce in questi luoghi magici sono ricercati per bontà e unicità in tutto il mondo e onestamente reinterpretati dagli chef, che fedeli alle ricette della tradizione, li trasformano in deliziosi piatti.
Via libera dunque al convegno itinerante “I luoghi della felicità” che si svolgerà il giorno 10 maggio (alle ore 18:30) con partenza dalla sala delle Colonne della Santissima Trinità e Paradiso e conclusione presso la chiesa dell’Annunziata, alle visite guidate che attraverseranno i luoghi della felicità ove ha vissuto Filangieri che si svolgeranno nei giorni 11, 16, 24 e 31 maggio (alle ore 18:30) e nel giorno 17 maggio su prenotazione, e alle cene che si svolgeranno nei giorni 10 e 16 maggio (alle ore 20:30) presso l’Istituto alberghiero De Gennaro. Sedersi a tavola, mangiare un buon piatto, magari in compagnia, è una delle cose più soddisfacenti in assoluto, perciò gli aspiranti chef del De Gennaro hanno individuato, partendo dai prodotti del territorio e dalle ricette della tradizione, un menù che sicuramente renderà felice chi avrà modo di degustarne i piatti: l’aperitivo di benvenuto sarà composto da pasta cresciuta nella sua tradizione, montanara, pasta con ciurilli, crocchette di patate, tarallo con cagliata sale e pepe, pizza fritta con lardo, patate e cipollotto, e casatiello del ‘700; seguiranno due antipasti (minestra di zucchine con i suoi fiori, uovo cotto a 64° con trucioli di pane alle erbette), un primo piatto (la pasta e patate della nonna), un secondo piatto (brasato di manzo con carciofi e affumicato di Arola, cipolla novella, patate e bietola al salto) e un dessert (la “pasta… di ieri”).