Un’associazione per la gestione della Regina Giovanna

SORRENTO. Un gruppo di giovani si mobilita per recuperare uno degli angoli più suggestivi della penisola sorrentina. I Bagni della Regina Giovanna del Capo di Sorrento, sito che racchiude anche i resti di una villa romana di epoca imperiale, da oltre un decennio, ossia da quando la proprietà è stata acquistata dal Comune per circa 3milioni e 100mila euro dalle mani dell’Ordine dei Padri Gesuiti, versa in uno stato di totale degrado ed abbandono. Le pareti dell’antica struttura, risalente al primo secolo dopo Cristo, sono coperte da scritte e graffiti, i vani e le grotte trasformati in bagni pubblici e depositi di rifiuti di ogni genere. E’ questo il desolante quadro che appare ai bagnanti ed anche alle migliaia di turisti che nel corso dei mesi estivi raggiungono la zona.

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Inoltre, parte della casa colonica che sorge all’interno del fondo agricolo acquisito dal Comune di Sorrento è crollata e nulla è stato fatto per un suo recupero, salvo prevedere la rimozione dei detriti crollati lungo la stradina che conduce al mare. Nel corso degli anni sono stati previsti esclusivamente interventi di manutenzione per il terreno agricolo e per la pulizia dell’area. Decisamente poco per un sito dalle immense potenzialità turistiche e balneari.Graffiti2-

Ora, quindi, un gruppo di giovani della zona ha deciso di tentare un’operazione di recupero. Un primo incontro è in programma domattina per stabilire come dare vita all’associazione e da dove cominciare per la riqualificazione dei Bagni della Regina Giovanna. L’obiettivo è ambizioso: rendere sicura e fruibile l’area e creare opportunità lavorative per i ragazzi.

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