Turismo, buoni i dati per Sorrento e Capri

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Più arrivi e presenze nelle strutture ricettive di fascia medio-alta. A trainare il comparto turistico tra la penisola sorrentina e l’isola azzurra sono i viaggiatori che scelgono di soggiornare nei 4 e 5 stelle. Per quanto riguarda la costiera i dati diffusi dall’Azienda di soggiorno di Sorrento e Sant’Agnello riferiscono di una leggera flessione. Nonostante ciò albergatori e tour operator ritengono che il bilancio dell’estate è da considerarsi positivo.

Ovviamente, la crisi economica ed i tanti problemi che attanagliano la Campania pesano sulle scelte dei vacanzieri. Ma il brand di Sorrento e dintorni tira ancora. A confermarlo è Gino Acampora, agente di viaggio e fiduciario della Tui-Thomson per il Sud Italia: “I numeri sono tutto sommato positivi – spiega – a dispetto delle mille difficoltà con le quali siamo costretti a confrontarci ogni giorno”. Decisivo il boom di arrivi di turisti americani. Ma per la penisola è arrivata un’importante conferma: gli inglesi non hanno tradito.

Eppure i problemi non mancano. “Bisognerebbe attivare controlli più approfonditi sulle strutture extralberghiere non autorizzate – sottolinea Gino Acampora – che continuano a esercitare una concorrenza sleale”. A ciò si aggiunge la crisi del trasporto pubblico locale. Un dramma contro il quale, negli ultimi tempi, si sono scagliati tutti gli operatori: dal leader dell’Associazione turismo Meta, Sergio Fedele, al presidente dell’Abbac Confesercenti, Agostino Ingenito, senza dimenticare il numero uno della Fiavet Ettore Cucari. Tutti concordi nel puntare il dito contro i ritardi, i disservizi e la scarsa sicurezza a bordo dei treni della Circumvesuviana. Tra questi anche il presidente di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino: “Il bilancio della stagione estiva non è catastrofico come si vuol far credere – sottolinea -. E questo a dispetto della crisi dei trasporti e di un carico fiscale ormai insopportabile”.

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Se Sorrento ride, a Capri va anche meglio. Nella prima settimana di settembre, con il tradizionale cambio dei vacanzieri stanziali, continua il trend positivo che ha visto quest’anno crescere di mese in mese i flussi di turisti stranieri. Un fenomeno che, secondo gli addetti ai lavori, è legato al sensibile calo di presenze italiane. Secondo gli esperti che monitorano gli andamenti dei mercati, l’occupazione dei posti letto in tutte le categorie alberghiere ha raggiunto il 90 per cento nel clou dell’estate, arrivando a punte del 96 per cento a Ferragosto.

“Un ottimo risultato nonostante le bizze del meteo”, dice Fernanda Speranza, commissario straordinario dell’Azienda di Soggiorno di Capri, la quale segnala anche che nel primo semestre dell’anno sulle presenze alberghiere si è avuto un dato statistico superiore a quello dello scorso anno del 2,3 per cento. Pasquale Sommese, assessore regionale al Turismo, lega le performance positive anche e soprattutto nella scelta di organizzare all’interno dei siti archeologici e storici della Campania, come la Certosa di San Giacomo a Capri, eventi artistici e culturali di spessore seguendo l’indicazione che arriva dall’Europa e in sintonia con gli obiettivi che la Regione si è posta.

Il boom di presenze che si è registrato in questi mesi ha visto ai vertici della classifica di gradimento gli alberghi a 5 stelle lusso, piccole oasi di bellezza ed eleganza, ma anche quelle strutture come i B&b che si sono ritagliati in pochi anni un loro spazio nell’indice di gradimento sia del vacanziere nostrano che da quello che arriva dall’estero.

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