Entra nel vivo l’inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata sulla tragedia della funivia del Faito, che ha causato la morte di Elaine Margaret Winn, Graeme Derek Winn, Carmine Parlato e Janan Suliman, mentre il fratello di quest’ultima, Thabet, è ricoverato in gravissime condizioni all’Ospedale del Mare di Napoli. Il procuratore Nunzio Fragliasso ha costituito un apposito pool da lui guidato e composto dall’aggiunto Giovanni Cilenti e dai pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio.
Magistrati che hanno già individuato i periti che li affiancheranno negli accertamenti sulla manutenzione e sui controlli, in particolare quelli settimanali compreso l’ultimo, che doveva essere effettuato proprio il giorno prima dell’incidente, in cui c’è stata allerta meteo anche per forte vento e per questo era saltato. Poi sarà necessario approfondire gli aspetti che riguardano i freni e il cavo di trazione, la cui rottura ha provocato la tragedia.
Acquisiti i video dei sistemi di videosorveglianza dell’impianto, uno dei quali ha ripreso la fase iniziale del disastro. La Polizia di Stato, alla quale sono affidate le indagini, ha già acquisito un’ampia documentazione che gli investigatori stanno passando al setaccio.
Come noto l’Eav (la holding di trasporti regionale che gestisce la funivia) aveva riattivato il servizio una decina di giorni fa in vista della bella stagione. A breve la Procura di Torre Annunziata dovrebbe disporre le autopsie e l’iscrizione dei primi nomi degli indagati nel fascicolo nel quale si ipotizzano i reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.
Nel frattempo una quindicina di persone dovranno trascorrere Pasqua e Pasquetta fuori casa. L’ordinanza di sgombero è stata disposta nei confronti di quattro nuclei familiari, tutti nella zona di Quisisana, a Castellammare, dove il cavo della funivia del Faito è precipitato su quelli dell’alta tensione. Interdetti anche una proprietà, un parcheggio, i terrazzi di due abitazioni e un cantiere.
