SORRENTO. “Gli ospiti di bed e breakfast, case vacanze e locazioni di Sorrento pagano un’imposta di soggiorno di 3 euro a notte come per un albergo a quattro stelle. Un paradosso per la differente modalità di servizio prestato”. L’affondo è dell’Abbac, l’associazione dei titolari di strutture extralberghiere della Campania. Il presidente Agostino Ingenito ed il coordinatore per la penisola sorrentina, Sergio Fedele lamentano anche la mancata convocazione di un tavolo per condividere le decisioni.
“Bene che il Comune abbia esteso l’obbligo di riscossione anche alle locazioni brevi disciplinate dal decreto legge 50/2017 e successive modifiche, come già effettuato da altri enti locali alcuni mesi fa – fanno sapere dall’Abbac attraverso una nota – spiace che non vi sia stato neanche questa volta un confronto con noi gestori, che pure lo avevamo richiesto ufficialmente, mentre appare improponibile imporre un’imposta di 3 euro a notte al pari di un albergo a 4 stelle”.
I titolari delle attività extralberghiere si rivolgono al Consiglio comunale di Sorrento “perchè l’ente, che ha già deliberato con la Giunta, riveda le tariffe ed istituisca un tavolo permanente di osservazione sull’imposta di soggiorno. Condivida con noi di rivedere anche il modello software utilizzato che induce a duplicare alcuni adempimenti già effettuati dai gestori sui portali ufficiali e determini un chiaro percorso per l’utilizzo degli importi incassati”.
Su quest’ultimo punto dall’Abbac arriva un secco “no a distrazioni per iniziative non legate allo sviluppo, promozione turistica e decoro con servizi certi. Occorre inoltre compiere uno sforzo per rafforzare l’assistenza ai viaggiatori, affiancare gli operatori regolari, agire contro l’abusivismo e non avere posizioni preconcette verso il settore extralberghiero che è ormai il primo comparto in Italia per numero di posti letto ed è sempre più ricercato dagli ospiti di tutto il mondo”.
Ingenito e Fedele, infine, chiedono all’amministrazione comunale di Sorrento di individuare “un percorso condiviso che eviti turistificazione e che valorizzi l’ospitalità diffusa, unica a garantire un’autentica destagionalizzazione sul territorio, offrendo opportunità a molte famiglie della penisola sorrentina e favorendo un indotto. Rinnoviamo – concludono – il nostro invito come Abbac a condividere azioni informative e formative e di maggiore sinergia con noi operatori. No a scelte unilaterali imposte, si invece ad azioni che mirano all’equilibrio e condivisione di obiettivi per la tutela e lo sviluppo turistico”.