Il Piano casa non può trovare applicazione visto che le deroghe previste dalla Regione Campania sono state dichiarate incostituzionali. Per questo è stato definitivamente bocciato il progetto di housing sociale che avrebbe interessato i capannoni dell’ex Apreamare nonostante la riduzione dei volumi e delle altezze proposta in seconda istanza.
L’intervento che si intendeva realizzare nella zona del rione Santa Lucia, a Sorrento, prevedeva l’abbattimento delle strutture che ospitavano il cantiere navale fallito per fare spazio a 60 appartamenti, di cui 8 superattici con piscina, e 200 garage.
L’iter era già stato bloccato dagli uffici del Comune, con la vicenda finita all’esame del Tar Campania che aveva dato ragione ai vicini ed allo stesso ente di piazza Sant’Antonino. Il Consiglio di Stato, aveva quindi chiesto alla Consulta di valutare la costituzionalità della legge deroga promossa nel 2009 dalla Regione Campania. Il responso è stato chiaro: non è in linea con la Carta.
I giudici, pertanto, si sono espressi ribadendo “l’illegittimità degli atti relativi alla realizzazione di un intervento edilizio convenzionato consistente nella sostituzione-ristrutturazione del preesistente capannone destinato ad attività produttiva in un nuovo complesso edificato a destinazione residenziale con annesse autorimesse pertinenziali con riserva del 30% del volume ristrutturato ad housing sociale”.
Ciò in virtù della “incompatibilità dell’intervento col Put dell’area sorrentino-amalfitana, nonché alla inderogabilità dei vincoli paesaggistici in una zona in cui non è possibile demolire un capannone e costruire una palazzina di tre piani interrati e cinque piani fuori terra a destinazione residenziale”. In questo caso “il progetto di riconversione presentato prevede di ricostruire non solo un volume diverso, ma anche di diversa sagoma e altezza rispetto al capannone industriale dismesso”. I giudici hanno pure escluso la possibilità di interventi di ristrutturazione se comportano un cambio di destinazione d’uso.