È di Sorrento il miglior portiere d’albergo d’Italia. Si chiama Salvatore Galasso, ha 54 anni e vanta già 35 anni di servizio in alcune delle più rinomate strutture ricettive della costiera. Nel suo curriculum vanta anche esperienze fuori dal territorio peninsulare, come quelle durante la stagione invernale a Madesimo, località sciistica delle Alpi lombarde in provincia di Sondrio.
Salvatore Galasso nei giorni scorsi ha ricevuto il riconoscimento come concierge dell’anno per il 2024 de Le Chiavi d’Oro Faipa a Montegrotto Terme (PD), nell’ambito del ventesimo congresso nazionale di “Solidus – I professionisti dell’ospitalità italiana”. Un premio che conferma la vocazione all’accoglienza di qualità in penisola sorrentina.
Salvatore Galasso si inserisce nel solco di una tradizione che nasce con il Grand Tour e prosegue ancora oggi. Basti pensare che nell’ultimo ventennio sono ben cinque gli operatori della penisola sorrentina che hanno ricevuto l’attestato di professionista dell’anno de le Chiavi d’Oro Faipa. Nel 2008 è stato insignito Mauro Di Maio (che vanta ancora il primato di essere stato il premiato più giovane di sempre ed oggi è il presidente dell’associazione a livello nazionale), poi è stata la volta di Antonino Galano nel 2011, di Antonino Aversa nel 2016 e di Giulio Galano due anni fa.
C’è anche una singolarità da evidenziare: sia Galasso che Aversa lavorano nella reception dell’hotel Continental di Sorrento. Il quattro stelle del centro storico, quindi, è l’unica struttura italiana che può vantare due professionisti de Le Chiavi d’Oro Faipa nel proprio staff.
“Il premio che mi è stato conferito è una grande soddisfazione per me ed anche per i colleghi della costiera – sottolinea Salvatore Galasso -. È l’ulteriore conferma degli altissimi standard di ospitalità del nostro territorio. A Sorrento l’accoglienza degli ospiti è una vocazione e questi riconoscimenti rappresentano anche uno sprone per i giovani che scelgono di lavorare nel turismo”.
Un segnale importante anche alla luce del cambio di paradigma che vive il comparto. Nel corso dell’evento di Montegrotto Terme gli organizzatori hanno organizzato un convegno sull'”Intelligenza artificiale nell’ospitalità – conoscerla per crescere e fare la differenza”. Un momento di confronto incentrato proprio sulle nuove tecnologie che rischiano di soppiantare la professionalità maturata con anni o decenni di esperienza sul campo.
“Questo non potrà succedere mai – puntualizza il miglior portiere d’albergo d’Italia -. L’AI potrà affiancarci nel nostro lavoro, ma mai sostituirci. Lo confermano i nostri clienti che quando arrivano cercano subito gli addetti che poi saranno il loro punto di riferimento per l’intero periodo del soggiorno”.