Nella tarda serata di ieri, il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha arrestato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola. In manette, come riporta la nota della stessa Procura, è finito anche un collaboratore e componente dello staff personale dello stesso sindaco, Francesco Di Maio. Entrambi sono stati fermati, si legge, “nella flagranza del delitto di cui all’art. 319- quater del c.p. (“Induzione indebita a dare o promettere utilità”), fattispecie delittuosa intermedia tra la corruzione e la concussione, per aver ricevuto indebitamente la somma di denaro di 6mila euro in contanti da un imprenditore operante nella penisola sorrentina, in relazione all’appalto per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023 – 2026, aggiudicato allo stesso dal Comune di Sorrento, per un valore complessivo a base d’asta di oltre 4,5 milioni di euro”.
L’arresto, si legge nella ricostruzione, è stato effettuato allorché l’imprenditore, nel corso di una cena appositamente organizzata a tal fine in un ristorante di Sorrento, ha consegnato al sindaco e al suo collaboratore la suddetta somma di denaro in contanti, costituente un’ulteriore tranche della maggior somma di denaro indebitamente pattuita, pari complessivamente ad euro 120mila. All’atto dell’arresto, i finanzieri hanno rinvenuto la somma di denaro, poco prima consegnata dall’imprenditore, in parte, sulla persona del sindaco (4.500 euro) e, in parte, sulla persona del Di Maio (1.500 euro)”.
Dalle indagini sarebbe emerso che, a fronte della somma di denaro pattuita, in relazione all’appalto su indicato, l’imprenditore, sino alla data del 20 maggio scorso, avrebbe corrisposto al sindaco di Sorrento, direttamente o per il tramite del suo collaboratore, Di Maio, la somma complessiva di 66mila euro.
Dalle indagini sarebbe emerso, altresì, che lo stesso imprenditore in precedenza avrebbe corrisposto al sindaco Coppola ed al Di Maio, in più soluzioni, la somma complessiva di euro 50mila in contanti, in relazione all’aggiudicazione, al suddetto imprenditore, di un altro appalto, da parte del Comune di Sorrento, relativo al servizio di ottimizzazione e miglioramento dell’asilo nido comunale per il triennio scolastico 2022-2025.
Nella flagranza di reato la Guardia di Finanza ha proceduto ad una perquisizione d’iniziativa nell’abitazione del sindaco, nel corso della quale sono stati rinvenuti oltre 34mila in contanti.
L’arresto del primo cittadino di Sorrento, spiegano ancora dalla Procura oplontina, costituisce l’approdo di una indagine più complessa svolta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense, sotto il coordinamento della stessa Procura della Repubblica, nell’ambito della quale, contestualmente all’arresto in flagranza, le Fiamme Gialle, anche con l’ausilio di unità cinofile “cash dog”, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione domiciliare, locale e informatica, emesso dalla Procura di Torre Annunziata, nei confronti di 22 soggetti, tra cui altri dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento e imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal predetto Comune nonché un soggetto fiduciario del sindaco, indagati per i reati di corruzione (art. 319 c.p.), turbativa d’asta (art. 353 c.p.) e peculato (art. 314 с.р.).
All’esito delle perquisizioni, sono stati sottoposti a sequestro documenti di interesse investigativo, smartphone, pc e tablet rinvenuti nella disponibilità degli indagati nonché ulteriori somme di denaro in contanti, per un importo complessivo pari ad oltre 285mila euro, “di cui – si legge nella nota – oltre 34mila euro nell’abitazione del sindaco e oltre 167mila euro nell’abitazione (in particolare, occultati in un incavo di un tavolo da biliardo) di un “sensitivo”, Raffaele Guida, abitante a Santa Maria a Vico, fiduciario e referente del sindaco nei rapporti, anche illeciti, da questi intrattenuti con gli imprenditori”.
“Già in precedenza, in data 28 dicembre 2024, il sindaco di Sorrento, dopo essersi incontrato in Santa Maria a Vico con il Guida, era stato controllato dalla Guardia di Finanza – riporta il comunicato – e trovato in possesso della somma di denaro in contanti, pari ad euro 15mila, occultata all’interno di una confezione di panettone, che, dal complesso delle investigazioni effettuate, risultava riconducibile a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del sindaco, per il tramite del Guida, da imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune di Sorrento”.
Nell’occorso la somma di denaro era stata sequestrata ma successivamente era stata dissequestrata e restituita al sindaco dal Tribunale del riesame.