Giovedì 11 dicembre 2025, alle 18:30, nella meravigliosa sala Tomista del Palazzo Episcopale di Sorrento, il cui ingresso è dal cortile della Cattedrale, è in programma la presentazione del volume di Francesco Sepe “Vescovi e Arcivescovi della Diocesi Sorrentina in Epoca Medievale”. Il libro è pubblicato grazie all’Archeoclub Lubrense, alle amorevoli cure di Nicola Longobardi (Eidos Editore) e all’attenta ed impegnativa revisione del professor Salvatore Ferraro.
L’evento, presentato da Valerio Terrecuso, sarà particolarmente ricco di interventi. Dopo i saluti di Stefano Ruocco, interverranno Domenico Camardo e Salvatore Ferraro, mentre Gennaro Galano dialogherà, a proposito del volume, con l’autore. Concluderà monsignor Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia.
Per ricostruire le trame della storia locale, occorre innanzitutto curiosità. In questo senso, infatti, si può rileggere il passato attraverso numerose, accattivanti prospettive, prediligendo la ricerca di nuove piste di studio. Pasquale Ferraiuolo, nel 1991, volle aprire il suo volume dedicato ai vescovi di Sorrento con un breve inciso, quasi emblematico: “La vita di ogni diocesi è costituita come da pietre vive, da ciascuno dei vescovi che l’hanno governata. Ed è spesso, questa, una storia non scritta mai”. Era ed è proprio vero: i vescovi di una diocesi, specie quelli di cui si è persa la memoria, sono la “misura del tempo”.
Per questo motivo, dopo una gestazione lunghissima, vede la luce oggi un testo che rivoluziona la storia dell’intera penisola sorrentina. Francesco Sepe, attraverso lo studio di fonti inedite conservate nell’Archivio Apostolico Vaticano, ha ricostruito le vicende della diocesi sorrentina in età medievale, riuscendo a “sgrovigliare le ingarbugliate matasse che molteplici s’incontrano nelle numerose cronotassi de’ vescovi”.
Ecco che, dall’oblio della storia, riemergono voci e volti di un Medioevo affascinante, tra papi e antipapi, scontri e momenti di serenità. Franz, inoltre, ha compiuto un vero e proprio miracolo. Nel corso della ricerca, con pazienza infinita e curiosità inesauribile, ha via via allargato lo sguardo, trasformando la diocesi sorrentina in un pretesto per trattare del Medioevo. Resta, tuttavia, chiaro l’intento della ricerca, che nacque, circa un ventennio fa, dalla cortese “spinta” di Stefano Ruocco; le vita delle diocesi, specie nel Medioevo, è un modo fondamentale per comprendere la realtà politica, sociale e religiosa dell’Europa Cristiana, nel momento del doloroso trapasso del mondo antico.





