SANT’AGNELLO. Sequestrato il complesso di housing sociale di via monsignor Bonaventura Gargiulo. Questa mattina sono scattati i sigilli per il cantiere a pochi passi dal centro di Sant’Agnello dove erano in corso di ultimazione i lavori per realizzare 53 appartamenti e 67 parcheggi pertinenziali, una palestra, una serra didattica e altri volumi. Secondo la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, sulla scorta di numerose denunce presentate dal Wwf Terre del Tirreno e da Italia Nostra, l’opera è del tutto illegittima perché in contrasto con il Put della penisola sorrentina e con la legge regionale 19 del 2009, il cosiddetto Piano casa.
Il sequestro è scattato quando gli appartamenti risultano praticamente completati tanto che per sabato era in programma la cerimonia per la consegna delle abitazioni ai proprietari. La Procura ritiene che, alla luce della sentenza con cui nel 2016 la Corte Costituzionale stabilì l’inapplicabilità delle deroghe del Piano casa nei territori sottoposti al Put (Piano urbanistico territoriale), il Comune di Sant’Agnello abbia comunque rilasciato tutte le autorizzazioni del caso.
La stessa decisione della Consulta, stando alle accuse, rende totalmente inapplicabile il cosiddetto Pua (Piano urbanistico attuativo) approvato dalla Giunta di Sant’Agnello e che tuttora è alla base del progetto della Shs, che ha ottenuto il permesso proprio nel 2016. Il procuratore Pierpaolo Filippelli, in una nota diffusa nel primo pomeriggio, precisa che “i funzionari del Comune di Sant’Agnello e della Soprintendenza non tenevano conto della sopravvenuta illegittimità del piano attuativo posto dai privati a fondamento della richiesta di permesso di costruire”.
Sulla base di tale ricostruzione questa mattina la Procura ha emesso un decreto di sequestro preventivo eseguito dal nucleo di polizia giudiziaria di Torre Annunziata. Provvedimento che provoca delusione e rabbia tra coloro che tra pochi giorni si sarebbero visti consegnare le chiavi della loro nuova casa.
