META. La segnalazione è arrivata nei giorni scorsi da parte dei bagnanti che frequentano l’arenile di Marina di Alimuri: cumuli di carta igienica e rifiuti maleodoranti arrivati direttamente in mare. Ora per fare chiarezza sulla vicenda sono stati chiamati i tecnici dell’Arpac e della Gori. Gli esperti si ritroveranno domattina nel punto in cui è stato rilevato lo sversamento.
Si procederà all’ispezione delle tubature ed all’analisi delle acque. Il sospetto è che si tratti di reflui convogliati nella condotta pluviale e poi sversati direttamente in mare attraverso i tubi che corrono sotto il blocco di cemento armato sulla spiaggia di Alimuri.
“Dallo sbocco fuoriuscivano rifiuti di ogni tipo e l’odore era insostenibile – spiega Loredana Soldatini, la prima a segnalare il problema alla guardia costiera di Sorrento – è un fatto grave se si pensa che quel materiale finisce nello specchio d’acqua dove si immergono decine di turisti e di famiglie con bambini al seguito”.
Intanto il presidente del Wwf, Claudio d’Esposito, sabato pomeriggio ha effettuato un lungo sopralluogo lungo la spiaggia di Meta: “Si tratta di una vicenda vergognosa – afferma il leader degli ambientalisti -. La causa potrebbe essere il troppo pieno delle condotte. Ciò che preoccupa è che un fiume di acqua mista a fogna sia finito direttamente in mare”. Il presidente del Wwf ha anche chiesto al sindaco Giuseppe Tito di disporre il divieto di balneazione sulla spiaggia di Alimuri, provvedimento che fino a questo momento non è arrivato.
L’ipotesi di trovarsi al cospetto di uno scarico-killer rafforza ulteriormente il dossier che, nelle scorse settimane, il Wwf ha inviato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata allo scopo di individuare i responsabili degli sversamenti illeciti di rifiuti che stanno devastando il mare della penisola sorrentina.