La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata interviene per fare chiarezza sull’ordine di sgombero relativo alle 38 famiglie che abitano il complesso di housing sociale di via Monsignor Bonaventura Gargiulo, a Sant’Agnello, smentendo le notizie circolate nei giorni scorsi su una presunta sospensione del provvedimento.
Con un comunicato ufficiale, la Procura oplontina precisa che l’ordine di sgombero, emesso in data 20 ottobre 2025, non è mai stato sospeso in attesa della sentenza di primo grado del Tribunale. Il provvedimento intimava agli attuali occupanti di lasciare libere, da persone e cose, le unità immobiliari e le aree occupate entro il termine del 20 dicembre 2025, decorso il quale si sarebbe proceduto allo sgombero coatto.
Nella giornata di ieri, tuttavia, la Procura ha disposto una proroga del termine per l’esecuzione dello sgombero, fissando la nuova scadenza al 20 gennaio 2026. La decisione – si legge nella nota – è stata adottata tenendo conto dell’imminenza delle festività natalizie e di fine anno, ritenendo non opportuno avviare le operazioni di sgombero coatto in concomitanza con tali periodi. Resta dunque confermato il provvedimento giudiziario, ma con un rinvio di un mese dei tempi di esecuzione.
La Procura, in una nota, precisa che “contrariamente ad alcune notizie di stampa circolate nei giorni scorsi“, l’ordine di sgombero “non è mai stato sospeso in attesa della pronuncia della sentenza di primo grado da parte del tribunale”. Nel comunicato viene inoltre spiegato che la nuova scadenza del 20 gennaio dell’anno prossimo tiene “conto dell’imminenza delle festività natalizie e di fine anno, non apparendo opportuno dare inizio alle operazioni di sgombero coatto in concomitanza con le predette festività”.
Il complesso residenziale di Sant’Agnello è composto da 53 unità abitative, 64 box auto, 12 posti per motocicli, 13 cantine, un locale deposito, un’unità destinata a palestra riabilitativa e 16 beni comuni, tra cui androni e scale.





