“Napoli così vicina ma così lontana dal mare”. Salvatore Lauro, presidente di Terminal Napoli, la società che gestisce la Stazione Marittima, è preoccupato per come, alla vigilia delle Universiadi, si continuino ad ignorare i veri problemi che tengono distante il mare dalla città. “Il porto paralizzato da tir e bus turistici, i lavori infiniti della metropolitana, il molo San Vincenzo su cui si sprecano solo chiacchiere, Mergellina abbandonata, il potenziale enorme delle vie del mare sostanzialmente ignorato. Così non andiamo da nessuna parte. Le Universiadi devono essere la nostra grande occasione, giovani provenienti da tutto il mondo ci guarderanno. E lo spettacolo di oggi non è certo un bel vedere”.
Presidente, andiamo con ordine.
“Guardi in che stato è il porto di Napoli. La Stazione Marittima è chiusa in una morsa fatta di tir e bus turistici. Possibile che non si riescano ad utilizzare spazi esterni al porto per la sosta di questi mezzi? Il porto non può essere un grande parcheggio. I parcheggi devono essere realizzati fuori, in porto bisogna far arrivare i tir delle autostrade del mare solo al momento dell’imbarco. E che dire dei bus turistici che nulla hanno a che fare con le attività portuali. Possibile che una città come Napoli deve utilizzare il porto per far parcheggiare i bus?”.
Bus turistici e anche auto. A guardare dall’alto tutta l’area portuale somiglia ad un grande parcheggio.
“E non può essere così. Il porto serve per le navi, gli spazi vanno asserviti alle attività che si svolgono in mare. Quello che succede nella zona centrale del porto è veramente intollerabile”.
Si riferisce ai parcheggi?
“Non solo. Guardi il cantiere della metropolitana: ha creato un muro tra il Beverello e la zona dei traghetti. Io non dico che i lavori non vanno fatti, anzi dovevano essere fatti molto prima. Quello che dico è che ci vogliono tempi certi. Gli imprenditori e gli operatori devono sapere quando apre e quando chiude un cantiere. Noi siamo ancora ai forse, ai vedremo. Per uscire dal porto i turisti, i crocieristi e i passeggeri delle vie del mare sono sballottati tra transenne, semafori, fioriere con piante appassite. Uno squallore unico. Daremo questo spettacolo anche ai giovani che arriveranno per le Universiadi? Questa situazione mi preoccupa molto”.
La gara per la nuova Stazione Marittima del Beverello dovrebbe partire presto.
“Guardi che non mi riferisco a questo o a quel provvedimento. Io guardo alla situazione complessiva. Alle chiacchiere che si fanno da anni sul Molo San Vincenzo. Ogni volta ci fanno illudere che qualche soluzione è vicina e invece tutto resta fermo, nulla si muove. Io immagino un porto ricco di attività. Vorrei vedere start-up finalizzate all’occupazione giovanile. Nei prossimi anni serviranno duemila ufficiali della marina mercantile, non vedo iniziative concrete per avvicinare i giovani al mare. È la prova che la città non guarda con occhi benevoli al mare”.
Però bisogna anche dire che fuori dal porto le cose non vanno meglio. Lei è stato senatore, la politica la conosce.
“Sì la conosco e per questo dico che bisogna rimboccarsi le maniche. I palazzi devono dare risposte, altrimenti allontano i cittadini dalle istituzioni. Guardi Mergellina, quello che accade è incredibile”.
Si riferisce ai pontili per gli aliscafi?
“Mi riferisco alla riqualificazione complessiva di quell’area. Abbiamo presentato un progetto a Comune e Autorità di sistema portuale. Ebbene, non abbiamo avuto nessuna risposta. I silenzi quando si vuole collaborare ad allontanare il degrado sono davvero insopportabili. Non piace il nostro progetto? Bene, siamo pronti a cambiarlo. Ma il silenzio non può essere la risposta”.
Per la verità non solo Mergellina, anche i porti delle località turistiche del Golfo lasciano molto a desiderare.
“Abbiamo detto più volte che le compagnie di navigazione sono pronte ad investire. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo. Ci sono spazi a terra inutilizzati un po’ dovunque, basterebbe sedersi ad un tavolo e trovare le giuste soluzioni. Ci siamo fatti avanti anche per offrire servizi notturni, i giovani potrebbero muoversi sulle vie del mare in sicurezza per andare a divertirsi, a ballare. Si sprecano incentivi sui trasporti terrestri che finiscono solo per intasare le strade, e non si tengono in nessun conto le alternative via mare. Eppure abbiamo dimostrato con le archeolinee, dove abbiamo avuto un incremento del 90% rispetto allo scorso anno, che i servizi via mare sono graditi”.
Quest’anno comunque il movimento nel Golfo è stato rilevantissimo.
“Sette milioni di passeggeri trasportati in assoluta sicurezza mentre abbiamo assistito a servizi di linea camuffati da attività turistiche dove il rispetto delle norme sulla sicurezza è solo un concetto vago. È solo grazie al nostro personale di bordo, perfettamente addestrato, se si sono evitate collisioni. Ci chiediamo fino a quando dobbiamo sopportare questa situazione. Chi va per mare deve rispettare le regole. E chi trasporta passeggeri lo deve fare in maniera rigorosa”.
Da domani chiude il viadotto San Marco sulla “Sorrentina” con prevedibili disagi sui collegamenti tra la penisola sorrentina e Napoli. Le vie del mare non sono proprio state prese in considerazione come alternativa.
“È la conferma di quanto abbiamo detto. Sarebbe bastato convocarci al tavolo in Prefettura, avremmo presentato un piano di proposte concrete. Evidentemente il mare anche in questa occasione è lontano, molto lontano”.
di Antonino Pane da Il Mattino