Ruspe in azione all’hotel Cavour

SORRENTO. Da ieri mattina sono cominciati gli abbattimenti degli abusi edilizi realizzati presso l’hotel Cavour.

 

L’intervento è realizzato da una ditta incaricata dal Comune, in danno del titolare della struttura. In pratica ciò significa che è l’amministrazione ad accollarsi le spese, per poi rivalersi sul proprietario dell’albergo.

Gli abbattimenti all’albergo che sorge in via Capo riguardano una serie di lavori eseguiti circa 15 anni fa e giudicati incondonabili da una sentenza emessa nel 2002.

Gli operai sono impegnati nel demolire un capanno ed una scala realizzati nel giardino attiguo la struttura ricettiva e, soprattutto, nel ripristinare lo stato dei luoghi nel quarto piano interrato dell’albergo, dove in precedenza si trovava la sala ristorante, dalla quale, poi, sono state ricavate 18 stanze per i clienti.

“Ci sono tanti altri abusi, molto più eclatanti di questi, che non vengono perseguiti – è l’amaro commento del proprietario del Cavour, Salvatore Starita, 94enne decano degli albergatori sorrentini -. Quello che più pesa è la pessima figura che ci facciamo con gli ospiti (la struttura è già aperta, ndr) ed il fatto che in tal modo vengano messi a rischio i posti di lavoro dei miei 14 dipendenti”.

Durante le fasi di demolizione l’area è stata presidiata dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Alfonso Donadio, dal responsabile dell’abusivismo edilizio, Daniele De Stefano e da agenti del locale commissariato e della polizia municipale, diretti rispettivamente dal vice questore Antonio Vinciguerra e dal comandante Antonio Marcia. Presente anche il legale del proprietario dell’albergo, Luigi Alfano, il quale ha ottenuto che le operazioni venissero eseguite senza clamore in modo da evitare problemi per i clienti dell’albergo.

Quello in corso è il primo abbattimento d’ufficio eseguito presso una delle strutture ricettive della penisola sorrentina.

Nei mesi scorsi presso un altro albergo di Sorrento sono state distrutte alcune opere prive di autorizzazione. In quel caso, però, furono gli stessi proprietari della struttura ad effettuare il ripristino dello stato dei luoghi. Nella zona collinare di Sorrento, inoltre, alcune settimane fa i titolari di un fondo privato hanno demolito un piccolo tracciato viario di 32 metri di lunghezza, una piazzola di sosta ed un viale lungo 65 metri definito da un massetto in calcestruzzo armato.

Nel registro esecutivo degli abbattimenti della procura di Napoli figurano ben 63 abusi realizzati nell’area della costiera sorrentina. Demolizioni che si concentrano tra Sorrento (23), Vico Equense (19) e Massa Lubrense (21).

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