SORRENTO. Potrebbe sembrare una provocazione, ma già sta alimentando un serio dibattito sulla destinazione dei beni immobiliari di proprietà comunale. L’idea è quella di vendere a privati, per una quotazione che si aggira sui 10milioni di euro, i locali che ospitano il “Circolo dei sorrentini” di piazza Tasso.
A promuoverne la vendita è Luigi Mauro, già assessore al Bilancio della giunta Pinto (1995-2000), candidato a sindaco nel 2010 nelle fila del centrosinistra ed oggi capogruppo di minoranza del Partito Democratico.
La sua proposta è stata lanciata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, quando si votava, tra l’altro, l’autorizzazione agli uffici municipali a procedere all’individuazione di beni immobili, non strumentali all’esercizio delle attività dell’ente comunale, da destinare alla vendita. Un modo per fare cassa e rientrare nei parametri dei limiti di spesa.
“La mia proposta va assolutamente contestualizzata nel più ampio discorso legato al bilancio – spiega Mauro -. Il ragionamento è semplice. L’amministrazione comunale deve realizzare due opere importanti: il restyling della scuola Veneto ed il percorso meccanizzato che collegherà il parcheggio Achille Lauro allo scalo portuale di Marina Piccola. Per portare a temine i progetti, i necessari investimenti, alla luce delle indicazioni sempre più restrittive che provengono dal Governo centrale, rischiano di insidiare la stabilità dei conti e paralizzare altre inevitabili spese”.
Quindi la proposta di vendere l’immobile che ospita il “Circolo dei sorrentini”. “Sì, in effetti, può sembrare una provocazione, ma non lo è affatto – precisa Mauro -. So che dispiace anche a tanti amici, ma le soluzioni prospettate dalla maggioranza, di vendere cioè altri piccoli immobili, non risolvono il problema che l’amministrazione ha sottoposto al Consiglio comunale. Ci sono priorità, progetti e lavori che vanno assolutamente realizzati nell’interesse dell’intera collettività, non solo per una stretta cerchia di persone. A questo punto, meglio privarci di un edificio che, di fatto, è in mano ai privati e rende appena 30mila euro l’anno”.
Canone di locazione decisamente irrisorio, rispetto alle quotazioni praticate ai locali commerciali della stessa area, nelle transazioni tra privati.
“Il canone è decisamente ridicolo – spiega ancora Luigi Mauro -. Per quanto riguarda l’ipotetica vendita, la base di partenza potrebbe aggirarsi sui 10milioni di euro. Di recente è stato venduto un bene con caratteristiche analoghe, nei pressi di piazza Tasso, per una cifra vicina a questi valori. E questo nonostante il calo di negoziazioni registrato nel settore e la riduzione del valore degli immobili che è intorno al 25 per cento. Almeno in questo modo, ci priviamo di un gioiello che è nella disponibilità di privati – ripeto – per 30 mila euro annui e realizziamo qualcosa di realmente importante per l’intera città”.
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