Premio Penisola Sorrentina: Alla Fondazione Banco di Napoli la mostra di Leone

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La Fondazione Banco di Napoli sostiene ed ospita, dal 4 al 23 ottobre, la mostra fotografica di Giuseppe Leone: “Viaggio in Campania”, organizzata da Mario Esposito nell’ambito delle Residenze artistiche del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

Con Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino, il maestro del bianco e nero ha raccontato bellezze e contraddizioni della Sicilia senza mai cadere nello stereotipo. Ora il fotografo di rilievo internazionale presenta l’esclusivo lavoro che ha dedicato alla Campania, confluito nell’ elegante volume: “Viaggio in Campania” (Plumelia edizioni, 2022) con i testi di Mario Casillo, Concetto Prestifilippo e Peppe Leone (direttore artistico del progetto).

La mostra eponima costituisce una vera e propria traversata fotografica tra paesaggi, luoghi nascosti, celebri monumenti culturali della regione Campania, sulle orme dell’antico Grand Tour che vide a Napoli tra i maggiori protagonisti lo scrittore tedesco Goethe, proveniente proprio dalla Sicilia.

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Ugualmente dalla Trinacria è giunto, per due volte (nel 2019 e 2021), questo fotografo ottantacinquenne che ha attraversato tutto il Novecento e i cui lavori si sono sviluppati a 360°, con pubblicazioni sul paesaggio, architettura, feste popolari, antropologia, moda. Leone ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973).

Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); L’Isola nuda con testo di Gesualdo Bufalino ( Bompiani, 1988); Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni 2018), Pausa pranzo (Plumelia Edizioni, 2022).

I contributi fotografici – che nelle stesse date della mostra fisica andranno a realizzare anche una esperienza digitale immersiva sul portale internazionale cercarte.it – raccontano non soltanto le esperienze dirette, una sorta di Carnet de Voyage, ma anche quelle relative all’analisi della complessità culturale attraverso gli strumenti offerti dalla fotografia in bianco e nero, intesa come linguaggio e non semplicemente come tecnica.

“La fotografia e l’atto di scattare comportano sempre una scelta: l’occhio, la testa e la sensibilità permettono al reale di sublimarsi e di restare nella memoria imprimendosi su un fotogramma”, dichiara l’Artista siciliano . Il tema, di ampio respiro, della mostra – patrocinata dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana di Napoli- riguarda l’esperienza del “viaggio” umano, fisico, geografico, sociologico, storiografico, raccontato attraverso un linguaggio che metta in evidenza il rapporto tra il soggetto indagante e il paesaggio, il racconto multimediale come strumento di analisi per la formazione di nuovi scenari, senza orpelli o retoriche.

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Guardando le fotografie in mostra (dedicate a Sorrento, Pompei, Napoli, Paestum, Benevento, Buonalbergo, Teggiano e Procida, l’isola capitale italiana della cultura) il visitatore potrà lasciarsi penetrare dall’insondabile verità della natura e comprendere, con l’arte della fotografia, le metafore esistenziali del destino dell’uomo.

Pare quasi di percepire nel fotografo Giuseppe Leone l’impronta dell’artista demiurgo, che si pone come filtro tra la natura e la fotografia. L’opera che ne risulta non può essere quindi che la fusione del dato naturale con le emozioni che hanno sorpreso il maestro e poi sommerso nei momenti del processo esecutivo.

Non c’è mai l’arroganza ma il moto del cuore in ogni sua fotografia. Non troverete la collera o l’altisonanza, ma una partitura fotografica in cui ogni tono determina la misura dell’immagine; ogni contorno l’origine di un sentimento dell’immagine.

“La lettura del negativo in camera oscura nell’atto di stampa l’ho sempre immaginata come la partitura di uno spartito musicale di alto livello, essendo anche figlio di organista la musica ha sempre ricoperto spazi vitali della mia esistenza”, commenta il fotografo di Ragusa, che sarà presente al vernissage in programma alla Fondazione napoletana di via dei Tribunali il 4 ottobre alle ore 18.

All’evento inaugurale interverranno Giuseppina Scognamiglio (docente di letteratura teatrale alla Università Federico II), Enza Alfano (giornalista e scrittrice) e il Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Francesco Caia, il quale così dichiara: “La Fondazione Banco di Napoli ha tra le varie mission il territorio, le sue ricchezze, la diffusione della cultura. Per tale motivo l’aver finanziato uno dei progetti del “Premio Penisola Sorrentina-Arturo Esposito”, erogando una borsa di creatività culturale e formazione audiovisiva, ha sposato pienamente con quelle che sono le caratteristiche dell’Istituto e gli obiettivi che si prefigge.

La presenza della Fondazione a tali progetti vuole essere anche un messaggio di speranza da trasmettere all’esterno; un messaggio in cui rientrano i giovani e l’arte, ai quali come Istituto daremo sempre spazio perché pienamente convinti che solo attraverso il ‘sapere’ possa avvenire una rinascita del territorio”.

La mostra “Viaggio in Campania”, dopo la tappa napoletana alla Fondazione Banco di Napoli, verrà ospitata anche in Sicilia, a Ragusa, per siglare un gemellaggio culturale in nome del sud e della cultura mediterranea.

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