SORRENTO. I concessionari degli specchi acquei del porto di Marina Piccola hanno deciso di riunirsi in un Consorzio in grado di assorbire anche gli interessi dei principali attori del traffico commerciale, ovvero dei gestori delle linee marittime. Un’iniziativa guardata con grande simpatia, quando non addirittura compulsata, dal Comune di Sorrento e dalla stessa Regione Campania.
Il progetto, redatto dall’equipe della Sispi coordinata dall’ingegner Marco Di Stefano, consiste in un sostanziale riordino dello specchio acqueo, nel rispetto totale del contesto e dei consistenti flussi pedonali e veicolari. Si prevede, quindi, la realizzazione di un pontile di 120 metri radicato alla testata del molo sopraflutto, in grado di sezionare il traffico marittimo di aliscafi e traghetti dal traffico diportistico. Tale struttura, prevista su pali, ma con elementi di confinamento laterali in grado di poter abbattere notevolmente l’agitazione del moto ondoso all’interno del porto, consentirà l’ormeggio di natanti anche nel periodo invernale, cosa assolutamente improponibile nelle attuali condizioni.
Gli ormeggi verrebbero collocati su pontili galleggianti ridossati al molo di Sopraflutto ma con passerelle pedonali in grigliato per non interferire con il tradizionale traffico turistico e commerciale. Altro grande vantaggio è costituito dalla delocalizzazione della stazione di servizio per il bunkeraggio, attualmente nel cuore del porto in prossimità dei bar e ristoranti. Una presenza essenziale che tuttavia crea non pochi problemi al bacino portuale. La nuova stazione verrebbe portata all’esterno dell’esistente pontile su pali in legno ridossato al costone di riva, alleggerendo notevolmente il traffico. Resta inalterata la banchina di riva che potrà ospitare gratuitamente, come richiesto specificamente dal sindaco Giuseppe Cuomo, i piccoli gozzi degli abitanti di Sorrento.
Resta anche inalterata la posizione del pontile riservato allo sbarco dei crocieristi, come anche gli spazi destinati ai mezzi di soccorso e della Capitaneria. Il porto potrà così stabilmente ospitare, con servizi molto migliori per l’utenza, 330 unità da diporto (oltre a quelle locali e di servizio) con una lunghezza compresa tra 6 e 24 metri. Il 50% di tali barche sarà compresa tra i 10 ed i 14 metri, il taglio più richiesto dai frequentatori della costiera. La residua parte degli ormeggi si divide in parti uguali tra le piccole imbarcazioni (da 6 a 10 metri) e le grandi (da 14 a 24). Un sistema di sottoservizi per l’alimentazione idrica ed elettrica, lo smaltimento di acque di sentina e i collegamenti wi-fi completeranno l’insieme delle risposte per lo sviluppo sostenibile del turismo nautico.