“Parole all’imbrunire”, è il titolo dell’incontro letterario che si è tenuto al Bastione di Parsano

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SORRENTO. Domenica scorsa, nella magica cornice storica del Bastione di Parsano di Sorrento, si è tenuto un incontro letterario con due giovani scrittrici emergenti campane, organizzato dall’assessorato alla cultura e l’assessorato agli eventi del Comune di Sorrento con la direzione artistica del dottor Carlo Alfaro, che ha denominato l’evento “Parole all’imbrunire”.

 

Le autrici che hanno animato la serata sono: con il romanzo “Il segreto di Lazzaro”(Edizioni CentoAutori), Letizia Vicidomini di Nocera Inferiore, presentata dalla giornalista-scrittrice sorrentina Angie Cafiero, e con la raccolta di poesie “La mia vita davanti”(Edizioni Creativa) la stabiese Silvia Verdoliva, presentata dalla poetessa-scrittrice santanellese Maria Fausto. Voci del reading, l’attrice e regista Eleonora Di Maio, direttrice dell’Accademia di musical On Brodway a Sorrento, che ha interpretato alcune liriche della Verdoliva, e la stessa Letizia Vicidomini, anche attrice e speaker radiofonica, che ha letto stralci del suo “Il segreto di Lazzaro”.

Dalle parole della Fausto, un’appassionata critica del testo di Silvia Verdoliva: “E’ un affondamento l’incontro con la poesia della Verdoliva, quella caduta dal mare all’abisso necessaria per il volo, per la migrazione. Una sabbia mobile e mansueta di versi che risucchia in profondità.

Un sincero lascito di profondità non più invisibile, ma esplicita e chiara e pure esistente come una pittura. Una poesia-pittura quella della Verdoliva che si racconta per immagini, per immagini fantasmagoriche e suggestioni fiabesche che danno alla vista l’invisibile e concretizzano l’astrazione di quei nomi imperscrutabili che assillano le vite d’ognuno come l’amore, il dolor cerbero, la bellezza. Una poesia, la sua vita davanti, che si fa indagine psicologica”.

Una prefazione importante per il romanzo della Vicidomini: Maurizio de Giovanni, che scrive: “È un romanzo sospeso tra passato e futuro, immerso in un presente tutto da scoprire”. Lazzaro è un uomo quasi cinquantenne che ha avuto una vita difficile, colma di avvenimenti dolorosi e soprattutto all’insegna del distacco dagli affetti più grandi. A diciassette anni andò via dalla Puglia, la sua terra natia. Lasciò la madre, l’adorata sorella e il padre, violento e alcolista, per fuggire in Argentina insieme al suo migliore amico e alla famiglia di lui. Si gettò alle spalle dolori grandi e grandi rimorsi. Aveva visto troppo, Lazzaro; la sera della sua partenza era stato testimone di un omicidio e aveva vissuto trent’anni cercando di dimenticare. Una lettera di sua sorella lo costringe a fare i conti con la propria coscienza e lo spinge a tornare a casa, dalla sua famiglia, nella sua terra. Ha un mistero da svelare, Lazzaro, per salvare un innocente che sta pagando una colpa non sua. Ricomporrà frammenti di un passato tormentato e rimetterà insieme i brandelli della propria anima, non senza però pagare un prezzo. L’autrice con uno stile fluido e accattivante riesce a scrutare in profondità i sentimenti più intimi dei protagonisti. Un plauso ad iniziative di questo genere che portano alla ribalta talenti importanti e poco conosciuti della nostra realtà.

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