Anche quest’anno, la Rete Nati per Leggere Campania partecipa al Premio Nazionale Nati per Leggere XII edizione.
Da questo momento, le famiglie con bambini di età 3-6 anni possono iscriversi alla giuria campana, semplicemente compilando il modulo al link: http://bit.ly/PremioNazionaleNpL2021_NpLCam Le iscrizioni si chiuderanno giovedì 8 aprile perché il primo incontro è previsto per sabato 10 aprile.
Questo il calendario degli incontri:
Sabato 10/04 ore 16:30
Venerdì 16/04 ore 18:30
Sabato 24/04 ore 16:30
Venerdì 30/04 ore 18:30
Sabato 08/05 ore 16:30
Gli incontri si svolgeranno su piattaforma Google Meet; le famiglie iscritte riceveranno tutte le indicazioni. Insieme scopriranno ed esploreranno i 10 albi candidati per la Sezione “Crescere con i libri” dal tema: “Il tempo che verrà. La percezione del tempo nelle bambine e nei bambini”.
L’emergenza sanitaria non impedirà alle bambine e ai bambini campani di esprimere il loro primo voto già a tre anni anche quest’anno.
I voti della Campania, insieme a quelli delle giurie di Torino, Iglesias-Carbonia, Monza, Genova, Roma e il Sistema Bibliotecario dell’Area metropolitana torinese (SBAM), confluiranno in un’urna comune e saranno resi noti in autunno, a Torino, al Salone del libro, quando si premierà anche l’albo vincitore.
Come sempre, tutte le attività Nati per Leggere sono gratuite La mappa della rete Nati per Leggere Campania, con tutti i presidi, è disponibile su bit.ly/retenplcampania. Tutti i contatti con i Gruppi Locali di Nati per Leggere Campania su Facebook al link https://www.smore.com/erczy
“È molto importante per le famiglie della penisola sorrentina iscriversi e partecipare al Premio Nati per Leggere – spiega Giusi Galano -. Innanzitutto perché educhiamo all’esercizio democratico del voto ma sopratutto perché negli anni i nostri bambini non hanno potuto partecipare a questo evento visto che non abbiamo ancora una biblioteca per bambini o un Punto Lettura e nessun Istituto Scolastico della penisola è “una scuola Nati per Leggere”. Questa pandemia ci offre la possibilità di essere attivi, seppur in remoto, e di riflettere e rimboccarsi le maniche perché c’è tanto lavoro da fare in Penisola per i nostri bambini affinché non siano mai più cittadini di serie B”.