SORRENTO. Sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica la mostra “L’Inferno di Dante nel Paradiso di Sorrento, organizzata dalla Fondazione Sorrento in collaborazione con il Comune. Le opere monumentali del maestro Mario Banedetto Robazza esposte nella Villa Comunale incantano cittadini e ospiti di Sorrento: migliaia e migliaia di scatti fotografici hanno già fatto il giro del mondo. Sorrento rende omaggio così a Dante Alighieri nei 750 anni della nascita. “L’Inferno di Dante nel Paradiso di Sorrento”, si snoda attraverso 18 pannelli marmorei in altorilievo per una superficie di 90 metri quadrati; un lavoro che ha richiesto un poderoso impegno anche fisico all’artista, grande conoscitore di Dante, durato cinque anni. L’evento già accolto nelle città cinesi Wenzhou, Nanjin e Ningho, con milioni di visitatori, oltre che a Roma e Firenze, è stato voluto dalla Fondazione Sorrento per il suo valore culturale. I pannelli che descrivono il viaggio compiuto da Dante e Virgilio all’Inferno furono esposti per la prima volta nella Sala Brunelleschi di Firenze, nel 1995. La mostra, che resterà aperta fino al 31 agosto, è quotidianamente meta di numerosi turisti che stanno affollando Sorrento in primavera. La Villa comunale è meta anche di numerose scolaresche che visitano la rassegna con scopo didattico. Robazza, artista romano, classe 1934, è autore di numerose sculture tra le quali i busti di Ronald Regan, Giovanni Paolo II, il Re Bhumidol Rama IX e la Regina Sirikit di Thailandia,Alcide De Gaspari, Sandro Pertini, Aldo Moro e tanti altri.