Dalle 6 di questa mattina è interdetto lo specchio di mare in località “Cascatella”, a Massa Lubrense, dove sono in corso le operazioni di bonifica dei fondali da parte degli addetti di una società specializzata. Si tratta della zona di Punta Lagno dove è rimasto arenato il catamarano a motore semi-affondato lo scorso 9 luglio al largo di Marina Lobra.
Il 17 luglio l’unità è stata recuperata e trasferita nello scalo portuale di Torre Annunziata. L’imbarcazione di 21 metri di lunghezza battezzata “Sciocco”, un Overblue 68 varato appena un anno fa, era stata noleggiata da una coppia di turisti stranieri per un tour di un paio di giorni in costiera amalfitana. I due erano poi sbarcati a Minori mentre lo skipper stava facendo rientro verso il porto oplontino dal quale era partito quando si è verificata l’avaria.
Dopo il mayday è stato soccorso da un’imbarcazione che incrociava in zona e dal personale di una motovedetta della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia. Per lui nessuna conseguenza fisica. La mattina successiva la barca semi-affondata è stata individuata in zona Punta Lagno, all’interno dell’Area marina protetta di Punta Campanella. Subito sono state avviate le attività per il recupero a spese dell’armatore, sotto la supervisione della Guardia Costiera stabiese guidata dal comandante Andrea Pellegrino e dell’ufficio locale marittimo di Massa Lubrense.
Militari della Capitaneria di porto che, grazie ai droni subacquei in dotazione, già nelle ore successive al rinvenimento hanno perlustrato lo scafo. La struttura è apparsa perfettamente integra come anche i serbatoi. È stato, quindi, scongiurato il rischio di sversamenti di carburante che avrebbero potuto compromettere il delicato ecosistema della zona.
Poi, lo scorso 17 luglio, il recupero. Sul posto un team di sommozzatori, un pontone ed un rimorchiatore. Il catamarano è stato agganciato e trainato fino al porto di Torre Annunziata scortato dai mezzi della Guardia Costiera. Operazione lunga e complessa, durata circa 4 ore, che si è conclusa solo nella tarda mattinata. Ciò perché era fondamentale evitare manovre brusche per garantire la tenuta dei serbatoi che contenevano circa 700 litri di carburante, la cui fuoriuscita avrebbe provocato gravi danni all’ambiente marino.
In ogni caso questa mattina è partita l’attività di bonifica dei fondali da possibili fenomeni di inquinamento, incluso materiale di risulta dell’unità. Operazioni di recupero che saranno effettuate con l’ausilio di personale operatore tecnico subacqueo.
Pertanto, come stabilisce un’ordinanza dell’autorità marittima, dalle 6 di oggi nello specchio di mare interessato, è vietato navigare, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale. Stop anche alla balneazione ed alle immersioni con qualunque tecnica. Imposto pure il divieto di esercitare la pesca di qualunque natura.
In basso il video del recupero: