“La Fondazione Sorrento comunica che il consiglio di amministrazione, in data 12 luglio, ha accettato le dimissioni presentate l’undici luglio dall’amministratore delegato Mario Gargiulo, in seguito alla diffusione della notizia sugli organi di stampa locali della delibera Anac inerente al suo incarico. Il consiglio di amministrazione, in attesa della comunicazione ufficiale dell’ente amministrativo, si riserva ogni altro provvedimento in merito”.
È quanto si legge in una nota ufficiale della Fondazione Sorrento diffusa pochi minuti fa. L’Autorità nazionale anticorruzione ha contestato le modalità della nomina di Mario Gargiulo del 2 ottobre 2024 in base all’articolo 7 comma 2 della legge 39/2013 abrogata dal Milleproroghe del 25 febbraio 2025.
L’Anac, in sostanza, ritiene che la norma “rimane applicabile ai conferimenti di incarichi avvenuti prima dell’entrata in vigore della novella in virtù del principio del tempus regit actum. In forza di tale principio, quindi, il quadro normativo vigente al momento del conferimento dell’incarico funge da
parametro per valutare la legittimità dello stesso conferimento”.
Una vicenda complessa, quindi, che, molto, probabilmente, avrà ulteriori strascichi con i ricorsi in parte già annunciati da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione Sorrento nel comunicato.
