VICO EQUENSE. Si sono radunati davanti a Palazzo Santa Lucia per chiedere al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, un serio impegno per la riapertura della funivia di Monte Faito. Ad inscenare la manifestazione sono stati rappresentanti dei Giovani democratici di Castellammare di Stabia, il consigliere regionale del Pd, Antonio Marciano, il consigliere comunale di Castellammare, Francesco Russo e la presidente del circolo Pd di Vico Equense, Franca Rossi. I promotori dell’iniziativa avevano con loro anche la petizione on line sottoscritta da 10mila cittadini di Vico Equense, Pimonte, Gragnano e Castellammare di Stabia, attraverso la quale si chiede la riattivazione del servizio della storica funivia chiusa per la seconda estate consecutiva.
La risposta dai vertici regionali è arrivata a breve giro: venerdì pomeriggio si terrà un incontro a cui parteciperà anche il governatore Caldoro. “Siamo lieti di essere riusciti ad ottenere un appuntamento con il presidente sulla questione Faito, per capire le sue reali intenzioni – commenta Antonio Marciano –. Sarà un incontro in cui dovranno essere prese decisioni e responsabilità”.
La Regione ha stanziato 2 milioni di euro per la riqualificazione e la ripresa dell’attività dell’impianto, ma il problema sul tavolo resta la gestione del servizio che costa circa 700mila euro l’anno. Un impegno di cui né la società Eav, né i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte intendono farsi carico. L’ente Parco dei monti Lattari, d’intesa con il Comune di Vico Equense, si è fatto avanti per accollarsi la gestione della funivia per cinque anni, però solo a determinate condizioni. La palla passa ora alla Regione.