Consapevole della sfida che il diabete pone oggi al Servizio sanitario nazionale ed alle Regioni, il Coordinamento delle Associazioni di Pazienti Diabetici della Campania promuove il terzo meeting “Prospettive e strategie politiche per l’assistenza diabetologica e lotta all’obesità in Campania e nelle regioni del Sud Italia” in programma a Napoli il prossimo 24 ottobre presso l’Hotel Mediterraneo.
I rappresentanti di associazioni, coordinamenti e federazioni di pazienti diabetici del Sud Italia avranno la possibilità di confrontarsi con l’obiettivo di proporre soluzioni concrete, condivise e sostenibili per migliorare la qualità della vita delle persone con diabete e rendere più efficiente il sistema di cura.
Da 150 a oltre 350 milioni di persone nel mondo. In soli 20 anni la diffusione mondiale del diabete ha raggiunto livelli più che allarmanti e le proiezioni dell’Idf e della Who non sono incoraggianti: si stima che i casi supereranno i 600 milioni entro il 2030. Numeri che non lasciano spazio a esitazioni e chiamano i governi ed i sistemi sanitari a monitorare il fenomeno con urgenza e attentamente per affrontarlo adottando strumenti adeguati e strategie condivise.
L’Italia non fa eccezione: il diabete rappresenta oggi una delle principali cause di morbilità e può essere considerato, a pieno titolo, una vera e propria malattia sociale. Le sue implicazioni vanno ben oltre l’aspetto clinico, coinvolgendo il paziente, la famiglia, le strutture sanitarie, l’assistenza territoriale e il mondo del lavoro.
Diventa quindi indispensabile costruire una rete capillare e funzionale, in cui tutti gli attori del sistema, medici di medicina generale, specialisti, infermieri, caregiver e associazioni di pazienti, operino in stretta collaborazione.
Nell’ambito delle sessioni scientifiche verranno analizzati i dati epidemiologici per individuare, attraverso il confronto con le forze politiche, risposte adeguate a una fascia di popolazione fragile e vulnerabile, in un contesto sociale ed economico complesso come quello del Sud Italia.
Due i fronti caldi del confronto: da un lato, l’elaborazione di modelli politico-organizzativi efficaci, dall’altro, la ricerca di soluzioni innovative e sostenibili in grado di affrontare l’evidente squilibrio tra l’aumento del fabbisogno assistenziale, legato all’invecchiamento della popolazione, e le limitate risorse economiche disponibili a livello nazionale.