Il prefetto: “Più controlli, ma no alla chiusura della stazione di Meta”

META. L’atteso faccia a faccia tra il sindaco ed il prefetto di Napoli per discutere della questione criminalità nei fine settimana si è svolto questa mattina. Il primo cittadino di Meta, Giuseppe Tito, ha messo sul tavolo i problemi che affliggono la cittadina della costiera che amministra. E la rappresentante territoriale del governo, Gerarda Pantalone, non è rimasta insensibile alle istanze che arrivano dal territorio.

Il prefetto ha assicurato che avrebbe attivato maggiori controlli con una più consistente presenza delle forze dell’ordine in penisola sorrentina nelle giornate di maggior afflusso di bagnanti, “con servizi mirati a carattere straordinario per le giornate festive e prefestive di più intenso movimento turistico”. Un provvedimento che non riguarderà solo la costiera, ma in tutti i Comuni della fascia marittima attraversati dalla Circumvesuviana, con particolare attenzione alle stazioni e ai luoghi vicini.

Ilm prefetto ha, comunque subito escluso l’ipotesi (più che altro una provocazione del sindaco Tito) della temporanea chiusura della stazione di Meta avanzato dopo gli episodi criminali dello scorso fine settimana con l’aggressione ad una turista per rubarle una collana e l’accoltellamento di due giovani: “Il servizio di trasporto pubblico garantisce il diritto, costitutzionalmente tutelato, alla libera circolazione che non può essere sacrificato da scelte delle amministrazioni locali”. In pratica i sindaci non possono intromettersi.

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