Il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania (Cnsas) è intervenuto nel primo pomeriggio di ieri sul monte Faito per contribuire ai soccorsi in merito al crollo che ha interessato la funivia del Faito. L’allarme è giunto alla centrale del Soccorso Alpino e Speleologico direttamente da un operatore Eav dell’impianto per un blocco.
La situazione si è prospettata drammatica quando il macchinista della cabina a monte risultava non raggiungibile telefonicamente. In pochi minuti sul posto si è portata una squadra del Cnsas di pronta partenza che ha cercato di raggiungere la cabina di cui non si avevano notizie. La squadra, utilizzando manovre di corda, ha seguito i cavi avvistando tra la vegetazione i resti della cabina.
La notizia è stato diramata, in cooperazione e sinergia con la Prefettura di Napoli, a tutte le altre strutture di soccorso preventivamente allertate, nonché all’elisoccorso 118 di Napoli per il tramite della Centrale Operativa 118 Napoli Est.
Sette squadre del Soccorso Alpino e Speleologico e una del Soccorso alpino della Guardia di Finanza partite da tutta la Campania hanno raggiunto la zona per le operazioni di soccorso assieme alle forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Protezione Civile e Vigili del fuoco.
Tra i rottami i tecnici e sanitari del Cnsas hanno individuato un ferito, poi recuperato dall’elisoccorso 118 e trasferito all’Ospedale del Mare dove è ricoverato in prognosi riservata per le numerose fratture riportate.
Nulla da fare, invece, per gli altri 4 passeggeri, il manovratore e tre turisti. Tutta la complessa attività di ricerca e soccorso nonché il flusso comunicativo è stata coordinata dal Cnsas e si è protratta fino a tarda notte concludendosi con il recupero delle salme, dopo le autorizzazioni e i rilievi da parte delle autorità competenti.
A render ancor più difficile le operazioni l’estrema impervietà del terreno e le avverse condizioni meteo. In questa ottica di fondamentale importanza è stata la sinergia tra Cnsas e militari del Sagf (soccorso alpino della Guardia di Finanza) di Sant’Angelo dei Lombardi.
Solo nel pomeriggio di oggi sono state identificate ufficialmente tutte e quattro le vittime ed il ferito della tragedia del Monte Faito. Erano entrambe coppie di fratelli, sia i due turisti britannici che entrambi i giovani arabi. L’unico sopravvissuto alla caduta, Thabet Suliman, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale del Mare di Napoli.
A perdere la vita, invece, Elaine Margaret Winn (Gran Bretagna, nata nel 1967), Graeme Derek Winn (Gran Bretagna, nato nel 1960), Carmine Parlato (Vico Equense, 59 anni) e Janan Suliman (Mashhad in Bassa Galilea, 1999).