Due gruppi di delfini nuotano nel golfo di Sorrento. Sullo sfondo, l’inconfondibile profilo del Vesuvio e la costa della penisola sorrentina. I tursiopi, circa 15 in tutto, sono stati avvistati ieri dallo staff del Parco marino di Punta Campanella, impegnato in questi giorni proprio in un progetto di tutela di questi splendidi mammiferi marini, LifeDelfi- insieme a Cnr, Legambiente, altre associazioni e aree marine protette.
Nei giorni scorsi c’è stato un incontro con il partner croato del progetto, Blue World Institute, per approfondire il monitoraggio e il censimento della specie attraverso la foto-identificazione. Un procedimento che permetterà di raccogliere dati sui parametri demografici della specie. Attraverso un database sarà poi possibile identificare i singoli individui, in modo da poter seguire il delfino identificato nei suoi spostamenti, conoscere i suoi compagni di viaggio e i motivi che lo spingono a queste migrazioni.
“Conoscere e studiare questi splendidi esemplari che vivono nelle nostre zone sarà fondamentale per evitare pericolose interazioni con il mondo della pesca – osserva il presidente del Parco marino di Punta Campanella, Lucio Cacace -. Sarà importante lavorare in sinergia con i pescatori ma anche il contributo di tutti gli appassionati del mare”.
“Invitiamo chiunque vedesse delfini nelle nostre zone – penisola sorrentina e costiera amalfitana – a inviarci foto e video attraverso il sito www.citizensciencepc.org, le pagine facebook Citizen Science Punta Campanella e Punta Campanella Parco Marino o la mail subacquea@puntacampanella.org – dice Linda Testa, coordinatrice di LifeDelfi per l’Amp Punta Campanella -. È importante avere un database per studiare e tutelare al meglio questi affascinanti abitanti del mare”.
Il progetto LifeDelfi, cofinanziato dalla Commissione europea, ha l’obiettivo di ridurre le interazioni tra delfini e pescatori, evitando così conflitti che potrebbero danneggiare la specie e l’economia ittica. Prevista l’installazione di dissuasori sonori e acustici (assolutamente innocui per i delfini) sugli attrezzi e le barche da pesca. Ma anche rescue team (squadre di soccorso per delfini in difficoltà), attività di informazione e sensibilizzazione.