La cultura veicolo di pace. È questa la premessa che ha visto assegnare il Premio Vervece 2023 al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il quale, come riporta la motivazione, “ha fatto della ricerca della pace una ragione della sua vita prima come giornalista e poi come ministro della Cultura”. E il Vervece è simbolo di pace. Sullo scoglio a metà strada tra Capri e Sorrento, durante la guerra delle Falkland vennero posizionate le targhe di Argentina e Regno Unito ed oggi lo stesso avverrà per quelle di Russia ed Ucraina.
Cerimonia auspicio di pace, dunque, come rivendicato dal sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, e dal presidente del Circolo nautico Marina della Lobra, Giancarlo Iaccarino, insieme al presidente della Fondazione Vervece, Gaetano Milone. Ma la cultura, ha sottolineato il ministro Sangiuliano, è anche “antidoto contro illegalità e violenza”.
Il premio Vervece per dedizione alla mobilità in terra come in mare è andato a Ennio Cascetta, presidente della società Autostrade. E poi i premi per la salvaguardia della vita umana in mare consegnati a tre valorosi marittimi che di notte, su un gommone, sono riusciti a salvare un uomo ferito e in procinto di annegare ai Bagni della Regina Giovanna. I riconoscimenti, consegnati dall’ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania, sono andati al sottufficiale Cp Angelo Stasi, a Franco De Gregorio e Maurizio Gargiulo.
Infine i premi intitolati al giornalista Massimo Milone, il cui ricordo ha commosso la moglie Barbara e i figli Andrea e Alessandro. Le targhe sono state assegnate a Carlo Gambalonga, già vice direttore vicario dell’Ansa, e ad Antonio Sasso, direttore de Il Roma. Il sindaco Balduccelli ha infine annunciato che sarà posta una targa in memoria della turista statunitense Adrienne Vaughan, morta nella tragica collisione nel mare di Furore, in Costiera Amalfitana.
Oggi la parte religiosa dell’evento dedicato al Vervece, con la deposizione della corona di fiori ai piedi della statua della Madonna a dodici metri di profondità; e la messa che quest’anno sarà celebrata da don Francesco Asti, preside della facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
