Concorso per insegnanti, in Campania 10mila posti

Tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio sarà pubblicato il bando per il concorso per insegnanti. Entro 30 giorni, poi, si terranno le prove preselettive per le classi in cui il numero dei candidati è superiore di 5 volte rispetto ai posti disponibili, dopo altri 30 giorni si terrà la prova scritta con test al computer. Entro giugno dovrebbero essere completati gli orali: in tempo per pubblicare le graduatorie e assumere per il primo settembre del 2016 una prima tranche di docenti, mentre gli altri resteranno in attesa delle assunzioni che arriveranno comunque nel giro di tre anni.

Molte le classi di concorso esaurite, a partire da quelle del sostegno: al momento stanno lavorando anche molti docenti che non hanno la specializzazione. E non solo: si rischia di non riuscire a coprire l’organico di fatto anche dopo il concorso: non c’è, infatti, un numero sufficiente di aspiranti prof che ha ottenuto la qualifica.

Ma quanti saranno i posti in Campania? Difficile dirlo, ma i sindacati azzardano previsioni. Il leader dei precari della Cgil, Noberto Gallo spiega: “Il ministero nei mesi scorsi ha detto di essere pronto a mettere a concorso 60 mila cattedre, a queste bisogna aggiungere le 18 mila restate vuote dopo la fase c del piano della Buona Scuola. In tutto ci saranno circa 80 mila posti disponibili e di questi, secondo i nostri calcoli, circa 10 mila saranno in Campania”.

E qui arriva il paradosso. “Ci saranno molti buchi d’organico in Campania – precisa Gallo -, ma i giovani meridionali saranno comunque costretti a spostarsi considerato che la legge 107, la cosiddetta Buona Scuola, prevede la mobilità straordinaria. Molti degli immessi in ruolo negli ultimi mesi sono meridionali che chiederanno il riavvicinamento andando a riempire tutti i posti vacanti e quindi per il prossimo concorso, che sarà su base nazionale, nel primo anno non ci saranno cattedre disponibili”.

Rosanna Colonna della Cisl, conferma che gli uffici sindacali sono presi d’assalto dai docenti alla ricerca di notizie sulla mobilità: “Entro febbraio dovrà essere pubblicata l’ordinanza e tutti i docenti neoimmessi in ruolo dovranno presentare la domanda di trasferimento. Quelli della fase A e 0 dovranno scegliere sedi nella provincia, gli altri dovranno fare una domanda nazionale indicando un ordine di preferenza e potrebbero essere costretti a cambiare provincia. Nel frattempo quelli che sono fuori sperano di rientrare e sono preoccupati dalla nascita degli ambiti perché non avranno titolarità in una scuola, ma in un ambito”.

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