Il Comune pronto ad abbattere l’ecomostro di Alimuri, mentre i proprietari preparano i ricorsi

VICO EQUENSE. La prossima settimana, da parte della Giunta, è atteso il varo del provvedimento che dovrebbe portare alla demolizione dell’ecomostro di Marina di Alimuri. Ma la “Saan”, la società proprietaria dell’immobile, e si prepara a reagire. “Tra pochi giorni notificheremo il ricorso al Tar” ha affermato Gianluca Lemmo, il legale che rappresenta la “Saan”. La soluzione della vicenda che sembrava imminente poche settimane fa, potrebbe, quindi, avere tempi ancora lunghi, nonostante vada già avanti da 50 anni.

L’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque, un mese fa ha annunciato la scoperta di un nuovo e veloce iter da seguire per abbattere l’ecomostro. “È stata fino ad ora seguita una strada sbagliata – aveva dichiarato il primo cittadino di Vico Equense – cercando l’accordo con i proprietari e dando per scontata la legittimità dell’opera. Ma l’immobile non è conforme all’unico titolo paesaggistico rilasciato nel 1963. Quindi il manufatto è illegittimo e andremo velocemente avanti in questa direzione”.

L'ecomostro di Alimuri

L’ecomostro di Alimuri

Ora, però, con il ricorso della “Saan”, non può considerarsi scontata una rapida demolizione dell’ecomostro. “Anche la società mira all’abbattimento – spiega l’avvocato Lemmo – e non capisco l’interesse del Comune nel sostituirsi ai proprietari. Oltretutto la Saan non ha mai avuto dalla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici né l’ok per l’abbattimento, a causa della necessaria messa in sicurezza del costone sovrastante, né l’autorizzazione a realizzare uno stabilimento balneare in quell’area. Non vedo come possa, invece, il Comune ottenere parere favorevole. Riguardo alla difformità del manufatto rispetto al progetto originario, inoltre, vi è già una sentenza del 1976 che parla chiaro, pertanto la loro tesi sull’illegittimità dell’edificio è infondata”.

Il Comune, nel frattempo, sembra comunque intenzionato a proseguire lungo la strada tracciata. Poche settimane fa sono stati adottati due provvedimenti a riguardo: la presa d’atto dell’illegittimità dell’immobile, con l’adozione del conseguente ordinanza di demolizione diretta del manufatto, l’avvio del procedimento per l’annullamento dell’accordo stipulato nel luglio 2007 tra i vari enti e la proprietà Saan. “La prossima settimana approveremo il progetto di demolizione – dice il neo assessore Antonio Elefante – e entro un mese indiremo la gara per l’affidamento dei lavori. La Saan non ha mai avuto l’ok per abbattere perché non ha previsto la messa in sicurezza del costone. Nel nostro progetto è inserita l’operazione di disgaggio massi per garantire le operazioni di demolizione e un’attività di manutenzione da effettuare ogni anno”.

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