Coltivava cannabis nel giardino di casa e la nascondeva in cucina, arrestato incensurato

Sequestro di droga a Piano

Aveva trasformato la casa in un vero e proprio centro di produzione di marijuana: le piante venivano coltivate in giardino, nascoste tra gli alberi di limoni ed arance, poi essiccate nel locale caldaia e stipate nelle pentole in cucina.

Salvatore Amuro, però, non aveva fatto i conti con gli agenti della Guardia di Finanza, che ieri mattina lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Per la figlia, invece, è scattata la denuncia a piede libero. Quasi sette i chili di marijuana sequestrati e distrutti dalle forze dell’ordine, per un valore di oltre 70mila euro. La maxi-operazione giunge al termine di un’approfondita indagine delle Fiamme Gialle, da mesi impegnate ad individuare i canali di approvvigionamento della cannabis, sempre più diffusa tra i giovani di Sorrento e dintorni. È così che i militari della squadra operativa volante della Guardia di Finanza di Massa Lubrense, agli ordini del tenente Andrea Baldassarro, hanno deciso di perquisire l’abitazione di Amuro, alzando il coperchio su un imponente sistema di produzione e spaccio di marijuana.

 

Nella sola cucina di casa, le forze dell’ordine hanno ritrovato quasi sei chili di cannabis pronta per il confezionamento in dosi. La droga era nascosta in una credenza, accuratamente sistemata in scatole di biscotti, barattoli di caffè e pentole in terracotta. All’interno del focolaio, invece, erano occultate 27 piante secche di marijuana in procinto di essere distrutte perché «scarto della produzione» non più utilizzabile. Dalla cucina alla stanza da letto, dove i militari hanno rinvenuto un altro chilo di droga e quasi 5mila semi di cannabis pronti per essere piantati. Ma dove veniva coltivata la droga? Semplice: Salvatore Amuro aveva destinato una vasta area del giardino di casa alla cura delle piante di marijuana. Insomma, una piantagione in piena regola, nascosta tra rigogliosi alberi di arance e di limoni.

Stando alle prime ricostruzioni effettuate dalla Guardia di Finanza, Amuro coltivava la cannabis nel giardino di casa, per poi essiccarla in un apposito locale caldaia e confezionarla in dosi, destinate sia ad uso personale che allo spaccio. Tanto è bastato perché l’uomo, incensurato, venisse trasferito nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio. Il blitz messo a segno ieri dalle Fiamme Gialle arriva a coronamento dell’intensa attività di contrasto al traffico droga messa in campo dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata, diretta da Raffele Marino. Un fenomeno che ormai dilaga in tutta la penisola sorrentina, dove a consumare abitualmente marijuana sono soprattutto i giovani. Lo dimostrano le altre maxi-operazioni condotte dalle forze dell’ordine negli ultimi tempi. Ad aprile scorso, gli agenti del commissariato di polizia di Sorrento misero le manette ad otto giovani, tutti di età compresa tra i 18 ed i 20 anni, che avevano organizzato un imponente traffico di marijuana tra le scuole superiori di Piano e di Sorrento. Nel novembre del 2010, invece, a finire nella rete della polizia furono otto rampolli della «Sorrento bene» che, fornendo marijuana e cocaina ai frequentatori dei locali notturni, avevano messo su un giro d’affari per centinaia di migliaia di euro.

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