Sacerdoti cattolici di tutta Italia e di altri Paesi del mondo hanno dato vita alla rete “Preti contro il genocidio”, l’iniziativa nata, spiegano i promotori, “per rispondere ai crimini dello Stato di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza e nei Territori Occupati. La nuova rete vuole essere una voce unitaria della Chiesa, capace di raccogliere le tante iniziative di denuncia e solidarietà già presenti nelle comunità”.
Una piattaforma partita dal mondo cattolico di base e che a poco a poco si è estesa proponendo obiettivi precisi e raggiungendo già oltre 500 adesioni tra i presbiteri. Un documento che ad oggi sta girando dovunque, con la richiesta di pubblicizzare ed aderire online.
“Non siamo “contro” qualcuno, ma a favore di ogni vita umana – si legge nel documento -. La presa di posizione contro il genocidio del popolo palestinese non ha finalità partitiche, ma nasce dalla consapevolezza di “esseri umani” e dall’esigenza di vivere coerentemente la nostra fede, anche quando comporta il coraggio di pronunciare verità scomode. Vogliamo essere profeti per la pace che, alla scuola di Gesù, denunciano l’ingiustizia, consolano le vittime, invocano la cessazione delle ostilità e promuovono una pace giusta”.
Queste le prime iniziative annunciate:
– Una dichiarazione pubblica sottoscritta da sacerdoti e vescovi
– Attività di sensibilizzazione nelle parrocchie
– Collaborazioni ecumeniche e interreligiose
– Un incontro nazionale nella Capitale
Il primo evento pubblico sarà una veglia di preghiera e testimonianza che si terrà a Roma nella giornata di domani, lunedì 22 settembre 2025, alla vigilia della fase finale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.