Blitz di capitaneria di porto e guardia di finanza contro la pesca di frodo

Mare di Sorrento

Si tratta di due distinte operazioni. La prima, gestita dagli uomini della guardia costiera ha visto le motovedette intercettare le imbarcazioni da pesca che si aggiravano nel mare antistante la penisola sorrentina, in particolare nelle acque dell’Area Marina protetta di Punta Campanella, a Massa Lubrense, per verificare l’utilizzo di apparati illeciti utilizzati per la pesca dei totani. Numerose le sanzioni comminate ed i sequestri effettuati.

Il pescato illecito veniva poi ceduto alle pescherie oppure venduto direttamente porta a porta. L’altra attività di contrasto alla pesca di frodo è stata condotta dai militari delle fiamme gialle. I finanzieri hanno sequestrato 65 esemplari di tonno rosso sottomisura. Si tratta di pesci che avevano raggiunto una lunghezza media di appena 30 centimetri e un peso che varia tra i 900 ed i 1200 grammi.

In totale 80 chilogrammi di novellame pescato in violazione della normativa che disciplina tale attività di pesca. Per rendere l’idea di quanto fossero ridotte le misure dei tonni basti pensare che ciascuno di questi esemplari, una volta divenuto adulto, avrebbe potuto raggiungere il peso di 500 chilogrammi. «Un autentico scippo alla natura ed un grave danno per i pescatori onesti», è il commento di Claudio d’Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina.

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