SORRENTO. Pubblicato il bando per affidare ad un’azienda specializzata il servizio di security del porto di Marina Piccola durante le fasi di sbarco ed imbarco dei passeggeri delle navi da crociera che stazionano in rada davanti alle coste della penisola sorrentina. L’amministrazione comunale ha stanziato 40mila euro annui più Iva per un contratto che avrà durata triennale.
Si punta, così, a risolvere i problemi che si sono registrati lo scorso anno con il servizio passato di mano diverse volte. Una vicenda burocratica complessa che si apre nell’ottobre del 2014 quando l’ammiraglio Antonio Basile, all’epoca comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, sottoscrisse il “Piano di security dell’impianto portuale” di Sorrento. Il mese di luglio dell’anno successivo il provvedimento fu approvato dal prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, la quale, prima di dare il proprio via libera, sentì i responsabili degli organi di polizia del territorio nel corso di una “riunione interforze”.
Il Piano prevedeva che il Comune di Sorrento poteva far svolgere il servizio di security a proprio personale – ossia agli agenti della polizia municipale – oppure avvalersi di un’azienda di vigilanza esterna. L’amministrazione, come già aveva fatto negli anni precedenti, continuò ad affidarsi ai vigili urbani – attraverso progetti ad hoc con personale che operava al di fuori dei normali orari di servizio – per garantire la sicurezza dei croceristi a Marina Piccola.
Si arriva così al mese di aprile dello scorso anno quando, sollecitato dall’ex consigliere comunale Giuseppe Vittoria, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, chiese un parere al ministero degli Interni. A fine maggio arrivò la risposta da parte del dirigente dell’ufficio per gli affari di Polizia Amministrativa e Sociale, Catrese De Rosa. “Si ritiene che il servizio di security nel porto di Sorrento Marina Piccola – scrisse il funzionario – non possa essere espletato dal personale della polizia municipale”.
L’amministrazione comunale, però, ritenendo che il parere non fosse immediatamente vincolante, diede indirizzo al dirigente del settore, il comandante dei caschi bianchi, Antonio Marcia, di predisporre gli atti per indire una gara pubblica per il servizio a partire dal 2017. La decisione fu presa ritenendo che fino alla fine della stagione in corso, sarebbe stato attuato ancora il Piano di security approvato dalla Prefettura. Ma i problemi non erano risolti.
A fine luglio il dirigente del commissariato di Sorrento, Donatella Grassi, con una propria nota invitava l’amministrazione ad attuare una procedura d’urgenza affinchè il servizio venisse espletato da idoneo personale, “stante il chiaro parere negativo del superiore ministero, a che venga svolto da personale della polizia municipale dipendente”.
Venne, quindi, avviata una procedura d’urgenza. Il comandante Marcia chiese alla Prefettura l’elenco degli istituti di vigilanza abilitati. Arrivò una lista dalla quale furono presi i nomi delle prime 3 aziende, ai quali venne aggiunto quello dell’unica società del settore della penisola sorrentina. Solo quest’ultima, la Lares srl di Piano di Sorrento, presentó un preventivo per il servizio fino al termine della stagione croceristica, ottenendo l’appalto.
Questione risolta? Neanche a pensarci. Alla Prefettura arriva un esposto nel quale si ipotizza che l’azienda, così come poi acclarato dagli stessi uffici di piazza del Plebiscito, non è in possesso della specifica licenza per svolgere il servizio di security portuale. A questo punto il Comune avvia la procedura per la revoca dell’appalto. Nel frattempo si chiede alla stessa Prefettura un elenco degli istituti di vigilanza abilitati alla security portuale della provincia di Napoli.
La risposta è disarmante: non ci sono aziende con queste caratteristiche. Invece al Comune di Sorrento risultava che una delle ditte interpellate aveva dichiarato di essere in possesso della prevista autorizzazione. Nuovo contatto con la Prefettura che corregge il tiro: effettivamente la “Rangers srl” è in possesso della necessaria autorizzazione rilasciata dalla Prefettura di Vicenza.
A questo punto inizia uno scambio di missive tra il comandante Marcia ed i responsabili dell’azienda per tentare di arrivare ad un veloce accordo che consentisse di evitare il rischio di interruzione del servizio. I vertici della Rangers, però, prendono tempo e non si trova un rapido punto di incontro. Non avendo la possibilità di risolvere in modo diverso, la Giunta municipale, su proposta del sindaco Cuomo, ha revocato la delibera con la quale si esternalizzava il servizio, ripristinando, di fatto, il vecchio Piano per la security portuale, con i vigili urbani tornati a presidiare l’area portuale di Sorrento fino al termine della stagione.
Ora, però, si rende necessario ottemperare a quanto imposto dal ministero degli Interni. E’ così che l’amministrazione ha deciso di indire il bando di gara con le manifestazioni di interesse a partecipare alla gara che potevano essere presentate all’ufficio protocollo del Comune di Sorrento entro le ore 12 dello scorso 3 febbraio.