Un nuovo stabilimento per il Birrificio Sorrento

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SORRENTO. I beer lover hanno un nuovo punto di riferimento in Campania. Il Birrificio Sorrento raddoppia e rilancia, con il nuovo stabilimento artigianale nel borgo di Casarlano. L’altra sera il vernissage del nuovo tempio del birrificio, nato nel 2009 dalla passione di due giovani, Giuseppe Schisano e Francesco Galano, ispirati dal suocero Gennaro Gargiulo. Al marchio di fabbrica hanno aggiunto Experience, per sottolineare che, nella nuova sede, aprono le porte ad appassionati e curiosi di conoscere il ciclo produttivo che consolida una nuova tendenza del bere consapevole.

Per oltre un anno hanno lavorato al progetto, sulla scia di una crescita continua e costante, “a piccoli passi, ma ben calibrati” come l’ha definita Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, guru della critica brassicola, che ha portato a successi e soddisfazioni: nella Guida alle Birre d’Italia 2015 Slow Food la Syrentum è “Grande Birra”, la Ligia al terzo posto di Birra dell’Anno 2016, miglior Birrificio Campano Bibenda 2016, riconferma della Syrentum come “Grande Birra” con l’aggiunta della Parthenope insignita del premio “Birra quotidiana” nel 2017.

A Casarlano, qui dove nei primi anni ’80 nacque il primo microbirrificio italiano, gli ex homebrewers Giuseppe e Francesco, consolidano gli studi per approfondire il mondo della birra. Giuseppe lavora sugli ingredienti, dall’acqua alle spezie, con il desiderio di acquisire la padronanza della loro gestione per produrre con consapevolezza le birre. Francesco si dedica all’approvvigionamento delle materie prime e alla commercializzazione del prodotto. Sulla scia delle prime due etichette, ispirate al territorio, con ingredienti come il limone di Sorrento Igp, che arricchiscono la Syrentum, la Minerva con le arance di Sorrento e la Parthenope, con la noce di Sorrento.

Con l’apertura del primo impianto, a Massa Lubrense, nasce il filone delle birre stagionali con tre Italian Grape Ale: la Ligia, l’Elèa e l’Opis e per il Natale l’Astrum che ricorda nelle sue sensazioni olfattive e gustative i tradizionali dolci natalizi. La linea classica viene ampliata con l’Armida che, dedicata a Tasso, declina in maniera diversa la buccia fresca dell’arancia di Sorrento.

Una azienda con ulteriori prospettive di crescita, come ha sottolineato Flavio Boero, autorevole esperto, che ha accompagnato Giuseppe e Francesco nella realizzazione della sfida. “Il passo successivo era quello di un impianto che potesse aumentare la produttività e la qualità delle birre – spiegano i due -. Si è reso necessario uno stabilimento con nuove tecnologie e attrezzature, dove il visitatore potesse immergersi a 360 gradi nell’esperienza birra, comprendere i nostri sforzi e degustare le birre magari accompagnate da eccellenze gastronomiche della nostra terra”. Il test all’inaugurazione, con ospiti lo chef pizzaiolo Antonino Esposito, il panificio Lievito Madre, l’azienda casearia Il Perozziello, La Solagri, la macelleria Staiano e la pasticceria Pina.

di Antonino Siniscalchi da Il Mattino

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