Trovano borsa con soldi, cellulari e documenti, subito restituita

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SORRENTO. “Grazie, siete gente onesta, trattate gli ospiti in maniera fantastica. Grazie a Sorrento”. Disavventura a lieto fine per una coppia di professionisti procidani in visita in penisola sorrentina. Qualche giorno di riposo con amici da quest’altro lato del Golfo, quello che normalmente scrutano dalla loro bella isola al tramonto.

L’altro giorno, accompagnati da una guida d’eccezione, Peppe Pollio, noto gentleman sorrentino, hanno percorso la dorsale costiera, il Nastro Azzurro, con irrinunciabile sosta sul belvedere, dove con un solo colpo d’occhio si abbracciano i due golfi. Foto, selfie, sguardi innamorati seduti sul muretto che costeggia la strada. Poi la ripartenza verso Nerano dove altri amici li attendevano per un bagno.

Arrivati a Marina del Cantone la brutta sorpresa: avevano dimenticato sul muretto del Nastro Azzurro la borsa con due telefonini, con i soldi, con i documenti, con tutte le carte di credito. Insomma con tutto. Subito in macchina, una corsa disperata verso il belvedere ma della borsa non c’era traccia. Ormai in preda alla disperazione cercavano di ricordare a memoria i numeri delle banche per cercare di bloccare le carte.

Tutto questo mentre l’atletico Peppe continuava a chiamare i numeri dei telefonini scomparsi. Nella zona il segnale è scarso ma Peppe non si è arreso. E così, dopo vari tentativi, ecco che uno squilla. Dall’altro lato una ragazza. “Vi stavamo cercando, abbiamo provato a chiamare alcuni dei numeri in rubrica ma nessuno ha saputo dirci come rintracciarvi”. Peppe è felice ha capito subito che il brutto sogno dei suoi amici stava per svanire e che la sua Sorrento avrebbe fatto una bella figura.

“Siamo al belvedere”, ha risposto. E la ragazza: “Aspettateci veniamo da voi”. Pochi minuti ed ecco uno scalcinato motorino con a bordo un signore anziano con la figlia. “Ecco la vostra borsa. Controllate che c’è tutto”. C’era tutto. “Siete i nostri salvatori, vogliamo sdebitarci”. L’uomo ha rimesso in moto il motorino: “Benvenuti a Sorrento”. Ma loro non potevano lasciarli andare così. E sono riusciti a infilare una mancia nella tasca della ragazza. “Grazie, grazie, grazie a voi e alla vostra ospitalità”.

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