Iaccarino (Federalberghi): Per la ripresa del turismo serve il vaccino

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“Impossibile fare previsioni, andiamo avanti di giorno in giorno”. Costanzo Iaccarino, presidente regionale di Federalberghi, è preoccupato per il prosieguo della stagione.

Presidente, settembre nero?
“Viviamo alla giornata. Gli associati sono tutti preoccupati; un giorno arrivano dieci prenotazioni, e poi per una settimana niente. Non si riesce ad avere un quadro completo della situazione”.

Come mai tanta incertezza, i dati sul Covid influenzano?
“Il Covid gioca un ruolo determinante ma non è solo questo. La situazione complessiva dell’economia internazionale frena anche il turismo. Le certezze sono poche e allora si preferisce aspettare tempi migliori”.

Eppure settembre è sempre stato un mese di grande movimento del turismo internazionale.
“Il migliore dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Vedere che proprio a settembre ci sono alberghi vuoti è oltremodo deprimente”.

Ma gli inglesi hanno ripreso, quattro aerei a settimana.
“Poca cosa, purtroppo. A settembre siamo arrivati ad avere anche diecimila presenze al giorno. Oggi siamo a meno del 10 per cento”.

Questo cosa significa?
“Che ci saranno alberghi che chiuderanno subito dopo la metà di settembre. Sta per finire anche il turismo di prossimità, questo significa che si rischia di restare aperti senza clienti e con gli stipendi da pagare”.

Già, il turismo di prossimità. Influisce anche il fatto che riaprono le scuole?
“Certamente. Non a caso avevamo proposto di spostare la riapertura più avanti, arrivare almeno al 24 settembre”.

Bisogna aspettare il 2021, insomma?
“Temo proprio di sì. Speriamo che arrivi presto il vaccino e speriamo che torni la tranquillità nelle famiglie dal punto di vista economico. Noi viviamo soprattutto di turismo internazionale, di voli regolari, di gente libera di spostarsi come vuole. Dobbiamo aspettare la ripresa a pieno regime di Capodichino, la voglia degli americani di tornare in Europa e così dei giapponesi, dei cinesi e così via. Se non si rimette in moto la grande giostra internazionale e intercontinentale degli spostamenti continueremo a soffrire, questo è certo”.

Bisogna dare sicurezza sanitaria.
“Esatto. E questo risultato solo il vaccino lo può dare. Gli sforzi li abbiamo fatti e hanno funzionato, ma per la ripresa totale ci vuole il vaccino”.

A quali sforzi si riferisce?
“Penso alla penisola sorrentina. Grazie alla collaborazione di Federalberghi con la Fondazione Sorrento abbiamo acquistato una macchina per i tamponi veloci in ospedale e messo in atto un protocollo di sicurezza particolarmente efficace. Proprio questo lavoro ci ha permesso di affrontare al meglio il mese di agosto anche con una forte affluenza di turisti nei fine settimana. Il protocollo ci consente subito di isolare un eventuale positivo in strutture appositamente prese in carico. La collaborazione con i Comuni e l’Asl è stata importante e i risultati si sono visti”.

Si riferisce al turista austriaco immediatamente isolato?
“Sì, a questo episodio che ha richiesto anche tracciamenti e collaborazione da parte di tutti. Il protocollo messo in atto funziona al punto che anche da altri comprensori turistici ci hanno chiesto di poterlo adottare”.

Penisola sorrentina sicura, dunque.
“Noi facciamo il massimo e cerchiamo di veicolare al massimo il nostro sforzo. Oggi possiamo dire di avere avuto questo importante aiuto”.

Ma non basta?
“Per la ripresa totale ci vuole il vaccino, lo ripeto. Se il mondo non esce da questo incubo, purtroppo, avremo sempre rallentamenti dei flussi turistici”.

di Antonino Pane da Il Mattino

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