SORRENTO. Sembra di essere su un’altalena, con i valori dei batteri che schizzano in alto per poi ritornare nei limiti e viceversa. Solo due giorni fa si poteva esultare perché l’Arpac aveva decretato che il tratto di mare antistante la spiaggia di San Francesco era pulito e non c’erano problemi per la balneazione. Ora arrivano i dati riferiti ai prelievi effettuati solo qualche giorno più tardi che attestano l’esatto contrario.
In sostanza è successo che il 18 ed il 23 maggio l’Agenzia regionale per la protezione ambientale ha prelevato campioni di acqua nella zona antistante i lidi balneari di Marina Piccola. In entrambi i casi è stata rilevata la presenza di valori di enterococchi intestinali ed escherichia coli superiori ai limiti.
Poi, il 25 maggio, sono stati seguiti ulteriori test, con i parametri batterici rientrati ampiamente entro i massimali di legge.
Gli ultimi campioni di acqua sono stati prelevati il primo giugno ed ora sono stati diffusi i risultati: in due delle cinque provette riempite a distanza di pochi minuti l’una dall’altra è stata rilevata la presenza di batteri oltre la soglia. Tanto è bastato perché l’Arpac decretasse di nuovo che il tratto di mare compreso tra la radice del molo di Marina Piccola e la Villa Pompeiana non è balneabile.
A tale riguardo bisogna comunque precisare che la decisione di imporre o meno il divieto di balneazione spetta al sindaco. Nelle prossime ore, quindi, il primo cittadino di Sorrento, Giuseppe Cuomo, dovrà valutare se emanare l’ordinanza per lo stop ai tuffi.