Accusato sui social di aver diffuso il Covid, marittimo di Vico Equense sporge denuncia per diffamazione

polizia-postale

Viene contagiato dal Covid-19 e sui social viene additato come untore. Si diffonde anche la voce di una festa che ha organizzato con oltre trenta persone in pieno lockdown. Il sindaco si trova perfino costretto a predisporre la vigilanza della zona per evitare problemi di ordine pubblico.

Una vicenda che risale allo scorso mese di aprile. Un marittimo di 63 anni, residente nella frazione di Arola, a Vico Equense è destinatario di insulti ed ingiurie. Si contano oltre mille commenti solo al post su Facebook con il quale il sindaco Andrea Buonocore comunica la notizia del contagio.

Ora che l’uomo è guarito ha deciso di sporgere una denuncia per diffamazione. Alla Procura di Torre Annunziata il marittimo ha chiesto l’identificazione di 15 persone, che definisce “leoni da tastiera”, i quali, secondo la sua tesi, sono responsabili di averlo denigrato e diffamato “a mezzo stampa” tra il 3 aprile ed il 30 maggio 2020, in seguito alla pubblicazione del post con il quale il primo cittadino di Vico Equense rendeva noto alla popolazione della presenza di casi di Covid-19 in città.

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