Una gita con Di Palma alla scoperta dell’Alta via dei Monti Lattari

Questa volta Raffaele Di Palma ci accompagna alla scoperta di uno dei tracciati escursionistici più appassionanti della Campania: il sentiero Italia Cai 300.

Oggi vi porterò con me su uno dei percorsi più suggestivi e panoramici che attraversano la penisola sorrentina e la costiera amalfitana: il sentiero Cai 300, ovvero l’Alta via dei Monti Lattari, il sentiero che congiunge il corpo di Cava a Punta Campanella. Oggi percorreremo il tratto Santa Maria del Castello-Monte Comune.

Per un descrizione più dettagliata seguitemi al seguente link: https://youtu.be/3NbYWuU9F0g

Partiamo dalla Chiesa di Santa Maria del Castello, la cui costruzione probabilmente risale al IX secolo, periodo in cui il borgo, confine tra il ducato di Amalfi e quello di Sorrento, era caratterizzato dalla presenza di un castello, da cui il nome. La storia documentata comincia nel 1450.

Imbocchiamo via Positano, così chiamata perché rappresenta l’ultimo tratto della strada che collegava già in epoca antica Santa Maria del Castello a Positano.

Percorrendo via Positano si arriva a quello che viene definito il Colle di Cevere, costituito da una serie di colline dedicate alla selvicoltura con estesi castagneti cedui, utilizzati per ricavarne pali per pergolati e legname per la produzione di cesti e delle tipiche “pagliarelle”.

Proseguiamo la salita verso Monte Comune passando in una delle zone più esposte denominata: Petrale, il nome potrebbe derivare dal fatto che il passaggio, molto arido, avviene sulle rocce. Ed eccoci arrivati sul monte: ci aspetteranno panorami spettacolari, con vedute mozzafiato sia sulla Costiera Amalfitana che sulla Penisola Sorrentina. Un panorama che spazia da Punta Licosa a Capo Miseno, per intenderci.

Il nome del Monte Comune deriva dal tempo in cui, secoli fa, ne era riconosciuta la proprietà comunale, ad uso di tutti gli abitanti, che si recavano su questo monte per la coltivazione di orti e la raccolta di legna. Attualmente il Monte Comune è privato anche se i proprietari permettono il passaggio incentivandone la fruibilità. Ovviamente, vista la presenza animali al pascolo, è necessario innanzitutto il loro rispetto.

La zona appartenente alla provincia di Salerno è riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco e, nella sua totalità, parte dei siti di interesse del Parco Regionale dei Monti Lattari. Le praterie sono utilizzate da sempre per il pascolo della vacca Agerolese, razza in via di recupero, famosa per la qualità del suo latte.

L’esperienza artigianale delle origini dei mastri casari si unisce alla produzione di un latte squisito creando, tra i tanti prodotti, il Famoso Provolone del Monaco Dop.

Per godere di immagini uniche e di altri posti spettacolari come questo seguitemi e iscrivetevi su: https://youtube.com/user/rafdipalma74

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