Studenti del comprensivo Sorrento protagonisti al Festival “Tedesco in scena” di Torino

SORRENTO. “Siamo felici… insieme!”: un auspicio o un buon proposito? Molto di più. Si tratta di ciò che gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Sorrento – Vittorio Veneto hanno messo in pratica in occasione di una meravigliosa esperienza formativa che li ha visti protagonisti.

I ragazzi, infatti, hanno partecipato al prestigioso Festival studentesco di teatro “Deutsch in Szene – Tedesco in scena”, organizzato dal centro culturale Goethe-Institut presso la “Casa del Teatro Ragazzi e Giovani” di Torino, insieme ad altre scuole secondarie di primo e secondo grado provenienti da tutta Italia.

Obiettivo del festival è stato quello di promuovere la conoscenza della lingua tedesca, stimolare la creatività e contribuire alla formazione di giovani studenti.

Cuore dell’evento è stata la rappresentazione degli spettacoli in lingua tedesca che ogni scuola aveva ideato e preparato in piena libertà ma ispirandosi ad un tema comune: la fortuna e la felicità, concetti che in tedesco si intrecciano, combaciando, nella parola Glück.

Nasce così, grazie al lavoro delle docenti di lingua tedesca, Silvana Rita Esposito e Roberta Petraccone che hanno accolto con piacere l’invito del Goethe Institut Turin, la performance “Wir sind glücklich…zusammen!” ovvero “Siamo felici…insieme!”. Un gruppo di alunni ritorna a scuola dopo le vacanze estive fra sbuffi e sguardi spenti salvo realizzare nel finale che la felicità è sinonimo di condivisione, è stare con chi si ama, è fare parte di un gruppo. Quale ambiente, quindi, più della scuola può, anzi deve, collaborare alla costruzione della felicità?

Quaranta piccoli attori sul palco, quaranta dodicenni italiani che si sono distinti nella recitazione in una lingua che studiano da appena un anno e mezzo, dialoghi improntati su ironici giochi di parole, canti, (“Italiener und Deutsche” e “Grease” nella versione in lingua tedesca) balli, un’esplosione di energia e di colori, uno spettacolo coinvolgente che ha meritato il plauso e i complimenti da parte degli organizzatori e del pubblico presente in sala. Un nuovo modo di apprendere la lingua, più divertente, ma non per questo privo di fatica ed impegno.

Venti minuti di condivisione, venti minuti di vera felicità in scena. Ma la felicità è coinvolgente e passa dalla finzione del teatro alla realtà: felici, insieme, i ragazzi lo sono stati anche e soprattutto giù dal palco in un’atmosfera di collaborazione, di scambi di esperienze e socializzazione delle stesse.

Ma molto articolato e ricco è stato il programma della manifestazione che ha visto gli studenti coinvolti anche in altre attività nell’arco di tre giorni. Attori, ballerini e coreografi professionisti hanno lavorato con loro in un laboratorio teatrale finalizzato alla messa in scena di uno spettacolo finale molto suggestivo che, attraverso il linguaggio del corpo più che quello verbale, invitava ad importanti riflessioni su un tema attuale e delicato quale l’immigrazione.

La professionalità e la grande dedizione degli organizzatori, nella figura della signora Maria Antonia De Libero hanno fatto sì che questo festival scolastico diventasse un’occasione irripetibile per i fortunati (e quindi anche felici, direbbero i tedeschi!) studenti che hanno aggiunto un altro importante tassello al loro processo formativo.

Tre giorni di “buona scuola”, quella che investe sulla forza delle giovani menti, quella che stimola al di fuori dei banchi, quella che crea competenze e che spinge a toccare con mano valori fondamentali come la collaborazione e l’apertura agli altri.

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