Il 24 settembre 2025, alle ore 18, nelle sale del Museo Correale di Terranova di Sorrento, si terrà l’anteprima nazionale del nuovo libro d’arte di Giuseppe Leone, dal titolo “I giorni della clessidra. O la libertà del cuore”, edito da Guida Editori.
L’appuntamento rientra nel programma del finissage del progetto speciale Promenade Méditerranéenne, organizzato per il Trentennale del Premio Penisola Sorrentina.
Il volume, introdotto da un saggio critico dello storico dell’arte Marco Bussagli, rappresenta un percorso visivo e concettuale nell’universo creativo di Leone, artista sannita che con la sua “scrittura Afona” e il suo stile pittorico personale ha dato voce a un linguaggio libero e inconfondibile. Pagine che attraversano la sua produzione artistica e i progetti interdisciplinari sviluppati negli anni, accompagnate anche da un contributo poetico-letterario di Francisco Soriano.
Insieme con Bussagli all’evento – moderato da Mario Esposito – interverrà il fotografo Claudio Barontini.
Non è la presentazione di un semplice catalogo d’artista, ma di un’opera che si configura come una mappa di frammenti e tracce di storia dell’arte tra XX e XXI secolo. Testi critici, poesie, articoli, fotografie d’archivio e immagini di autori di rilievo compongono un mosaico in cui si intrecciano memoria e contemporaneità. Il lettore viene così guidato in un viaggio nel tempo, nei luoghi e nelle esperienze che hanno segnato il percorso di Leone, restituendo un compendio parziale ma significativo delle istanze artistiche del nostro tempo.
Il titolo “I giorni della clessidra. O la libertà del cuore” nasce da una riflessione maturata durante la pandemia, quando l’artista ha riscoperto vecchie cartelle di disegni, bozzetti e opere rimaste inedite. La clessidra diventa metafora di un tempo sospeso e meditativo, mentre la “libertà del cuore” si fa emblema dell’indipendenza radicale della sua ricerca, sempre lontana da mode e confini.
Il progetto editoriale è stato curato dalla storica dell’arte Azzurra Immediato, con la progettazione grafica di Rolando Leone.





