Nel posticipo della 19ma di campionato il Napoli batte la Roma per 4 a 1

Il Napoli si aggiudica il derby del sud battendo per 4 a 1 la Roma. Protagonista della partita è stato il Matador Cavani che ha messo a segno una tripletta.

Il risultato rotondo non deve, però, far pensare che per gli azzurri sia stata una passeggiata. Solo al triplice fischio finale di Tagliavento i tifosi hanno potuto gioire per la vittoria. La Roma non meritava un passivo così pesante considerando le numerose occasioni sprecate ed anche le stupende parate di De Sanctis, che può condividere con Cavani la palma di migliore in campo. Come al solito Zeman ha schierato una squadra spregiudicata, che fa del possesso di palla il proprio punto di forza. Mazzarri, dal canto suo, ha azzeccato le opportune contromisure, anche grazie alla positiva verve di Britos sistemato al centro della difesa al posto dello squalificato Cannavaro. Anche i suoi compagni di reparto, Gamberini e Campagnaro, si sono dimostrati all’altezza di un match delicato. In avanti Pandev appare molto più ispirato rispetto alle recenti prestazioni. Evidentemente la sosta natalizia gli ha consentito di rigenerarsi, tanto da mettere lo zampino in tutte le marcature di Cavani.

La gara si incanala subito sul binario giusto per il Napoli, che già al 4° è in vantaggio grazie al primo sigillo del Matador, splendidamente imbeccato dal macedone. Nella prima fase il pallino del gioco è in mano alla Roma, ma la squadra capitolina non riesce a rendersi pericolosa fino alla mezz’ora. Tra il 18° ed il 24° si registrano solo le ammonizioni di Pjanic, Campagnaro e Totti, tutti sanzionati per gioco falloso. Al 25° Cavani batte una punizione dal limite ma la barriera devia in angolo. Tra il 30° ed il 37° sale in cattedra De Sanctis che si oppone per due volte a Destro e poi a Pjanic. La prima frazione si chiude, quindi, con il vantaggio azzurro.

La ripresa si apre con il raddoppio di Cavani (3°), anche questa volta servito da Pandev, che da terra gli procura l’assist di tacco. Al 54° Hamsik potrebbe chiudere la partita in contropiede, ma si allunga troppo la palla e non riesce a concludere. Due minuti dopo è Cavani ad essere fermato al momento dell’ingresso in area. Al 59° Totti lancia splendidamente Destro, ma la conclusione finisce di poco a lato. Al 67° De Sanctis compie un autentico miracolo opponendosi alle conclusioni successive prima di Lamela e poi di Pjanic, alla fine Bradley tira a lato. Ancora due minuti ed il Matador realizza di testa la rete del 3 a 0, la sedicesima in campionato, che gli consente di staccare di due lunghezze in testa alla classifica dei marcatori il milanista El Shaarawi. Il goal arriva su angolo battuto dal solito Pandev. Al 28° la Roma accorcia le distanze grazie ad Osvaldo che anticipa De Sanctis in uscita su lancio di Pjanic. Un minuto dopo il giocatore bosniaco della squadra giallorossa si fa espellere per somma di ammonizioni dopo un fallo su Dzemaili. All’83° contropiede di Cavani che cade in area sull’uscita del portiere Goicoechea, per Tagliavento non è rigore. L’arbitro sembra avere ragione perché l’impressione è che l’estremo difensore tocchi la palla prima del piede del Matador. All’85° è ancora Bradley a rendersi pericoloso con un colpo di testa dal centro dell’area di rigore del Napoli. De Sanctis sventa, ma la retroguardia è colpevole di aver lasciato lo statunitense libero di colpire. Al 90° Maggio chiude i giochi. Lanciato splendidamente da Dzemaili, mette nel sacco di sinistro, dopo che il portiere devia la prima conclusione.

Il Napoli, dunque, riesce ad aggiudicarsi una gara difficile e spettacolare. Risultato che consente agli azzurri di scavalcare Fiorentina ed Inter e di portarsi a due punti dalla Lazio, mentre la Juve è a più 7. Se il ricorso contro la penalizzazione per l’affaire Gianello dovesse essere accolto, allora il distacco dalla capolista si ridurrebbe a 5 lunghezze. Comunque la squadra di Mazzarri è apparsa tonica e motivata e nel girone di ritorno potrà sicuramente dire la sua nella lotta per lo scudetto.

Cavani, con la tripletta che gli vale il primato solitario nella classifica dei bomber, è il migliore in campo. Ormai il Matador, tra campionato e coppe, viaggia ad una media di un goal a partita. Solo una parola: strepitoso.

Per quanto riguarda l’arbitraggio, Tagliavento ed i suoi collaboratori si dimostrano all’altezza di un match delicato. Alcune chiamate sembrano dubbie, ma nei momenti cruciali non ci sono errori che possano condizionare la partita, come la decisione in merito alla caduta in area di Cavani sull’uscita del portiere giallorosso. Nel primo tempo forse sono troppo severe le ammonizioni di Campagnaro e Totti, mentre l’espulsione di Pjanic è giusta.

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