SORRENTO. L’amministrazione si appresta a vendere altri beni del patrimonio pubblico per racimolare i tre milioni di euro necessari a rispettare i vincoli del patto di stabilità.
La Giunta e, successivamente, il Consiglio comunale, hanno già dato il via libera ad una nuova dismissione di immobili. Nel biennio precedente con questa procedura nelle casse del Comune sono entrati oltre due milioni di euro. Cifra raccolta vendendo appartamenti, locali commerciali e terreni demaniali.
Ora, a causa delle ulteriori strette alle erogazioni a favore degli enti locali da parte dello Stato, si rende necessaria la vendita di altri beni per garantire il pareggio di bilancio. Per questo motivo l’esecutivo cittadino ha già previsto di mettere all’asta un’altra consistente fetta del proprio patrimonio, ottenendo la ratifica all’operazione da parte del Consiglio comunale.
Prima di poter procedere all’emanazione del bando, però, bisogna stabilire il valore di mercato dei singoli cespiti. Incarico che è stato conferito con un’apposita delibera di Giunta alla Andreani Tributi srl, la società che gestisce la riscossione delle imposte per conto dell’ente di piazza Sant’Antonino. Quando tutti i beni saranno periziati si procederà a redigere il Piano delle alienazioni immobiliari che dovrà, poi, essere ratificato dal Consiglio comunale in modo da poter dare il via alla dismissione.
In ogni caso l’elenco, come spiega il sindaco Giuseppe Cuomo, sarà composto esclusivamente «da immobili non strumentali all’esercizio delle funzioni dell’ente».
Della lista di cespiti che è possibile alienare fanno parte ben 28 beni patrimoniali tra i quali la maggior parte sono locali commerciali, ma ci sono anche alcuni terreni, un fabbricato rurale e persino due tratti viari. In base alle valutazioni formulate dagli esperti si deciderà quali di questi mettere in vendita.
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