Con il concerto di Raiz al Teatro Tasso e con l’ultima, suggestiva rappresentazione del presepe vivente nei portoni del centro storico, è calato ieri sera il sipario sulla rassegna natalizia “Surriento Gentile”, promossa da Fondazione Sorrento, Federalberghi Penisola Sorrentina, Confcommercio, Associazione Agenti di Viaggio Penisola Sorrentina e Associazione Ristoratori Sorrentini, con la direzione artistica di Marisa Laurito.
Una manifestazione che, per settimane, ha animato la città con musica, tradizioni e spettacoli di grande richiamo, restituendo a Sorrento un Natale vissuto e condiviso. In particolare quella di ieri è stata una giornata intensa e carica di significati, destinata a suggellare un cartellone ricco e partecipato, capace di coniugare identità culturale e attrattività turistica.

Dalle prime ore del pomeriggio fino alla serata, il centro storico si è trasformato in un palcoscenico diffuso, in cui sorrentini e visitatori hanno potuto vivere un’esperienza immersiva tra arte, fede e spettacolo.
Il momento più atteso è andato in scena al Teatro Tasso, con il concerto di Raiz dal titolo “Si ll’ammore è ’o cuntrario d’a ’morte”. Un omaggio intenso e sentito alla tradizione musicale napoletana e alla figura indimenticabile di Sergio Bruni, evocato attraverso parole, melodie e interpretazioni capaci di toccare corde profonde. Raiz ha regalato al pubblico un viaggio emozionale, sospeso tra memoria e contemporaneità, suggellando con eleganza il finale di una rassegna che ha fatto della qualità artistica il suo tratto distintivo.
Il concerto ha rappresentato il vero e proprio sigillo di “Surriento Gentile”. Come ha sottolineato la direttrice artistica Marisa Laurito, la rassegna è stata concepita come un itinerario culturale e turistico, particolarmente apprezzato dai sorrentini e dagli ospiti che, durante le festività, hanno avuto l’opportunità di scoprire e riscoprire la vitalità del centro storico, spesso lontana dai percorsi convenzionali.
Gli appuntamenti conclusivi della giornata hanno proposto, come ideale anteprima alla musica, l’ultima rappresentazione del presepe vivente allestito nei 18 portoni cittadini. Un evento che ha saputo coinvolgere attivamente la comunità, trasformando vicoli e cortili in un racconto corale della Natività, nel segno della tradizione e della partecipazione popolare. Scene di vita quotidiana, antichi mestieri, costumi d’epoca e atmosfere d’altri tempi hanno restituito al pubblico un presepe “vivo”, autentico, profondamente radicato nell’identità del territorio.
Particolarmente suggestiva è stata la visita alla rappresentazione da parte di Marisa Laurito, che ha voluto salutare da vicino figuranti e volontari, sottolineando il valore umano e culturale di un progetto capace di unire generazioni diverse. Un momento di forte intensità simbolica, che ha incarnato lo spirito stesso di “Surriento Gentile”: un Natale fatto di incontri, emozioni e bellezza condivisa.
Con la chiusura della rassegna, Sorrento saluta una kermesse che ha saputo raccontare il territorio attraverso linguaggi diversi ma complementari, lasciando in eredità immagini, suoni e sensazioni destinate a durare ben oltre le festività. Un finale all’altezza di un cartellone che ha confermato la città come crocevia di cultura, tradizione e accoglienza.





