VICO EQUENSE. “Pochi giorni fa abbiamo presentato all’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque una diffida in cui abbiamo chiesto di non consentire l’inutile espianto dell’albero, di revocare in autotutela l’ordinanza o di sospenderne l’efficacia. Ma a nulla è servito; l’altra sera la pianta è stata tagliata. Adesso andremo avanti per le vie legali”. Sono le parole di Claudio d’Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina, che prosegue: “Gli amministratori devono capire che prima di procedere all’abbattimento di alberi e quindi alla modifica del patrimonio arboreo vi è un iter da rispettare e ci sono dei pareri dai quali non si può prescindere, come quello della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici”.
Il pino di via Badessa è stato tagliato a seguito della richiesta di abbattimento presentata dal proprietario del terreno su cui insiste la pianta, motivata dalla relazione tecnica a firma dell’agronomo Ciro Fiorentino. Secondo il tecnico l’esemplare si trovava a ridosso di una muratura di contenimento che presentava vistose crepe, dovute alla pianta. Nel documento, ha infatti, segnalato che “la muratura non è in grado di sostenere ulteriori sollecitazioni da parte dell’albero sottoposto agli agenti atmosferici”. Ovviamente diversa l’analisi del Wwf. “Il pino non presentava malattie o parassiti che ne potessero compromettere la salute – ha continuato Claudio d’Esposito – e, dunque, nulla faceva temere per la sua stabilità”.
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